Con Raul Gardini, la docufiction con la quale il regista Francesco Micciché ha voluto provare a raccontare una delle figure più importanti, drammatiche e controverse della storia dell’industria italiana, si riaccende la curiosità intorno al personaggio interpretato da Fabrizio Bentivoglio: ma chi era Gardini?
Protagonista della docufiction che andrà in onda stasera su Raiuno, Gardini è stato un personaggio chiave nell’evoluzione della nostra industria: cresciuto professionalmente nel gruppo Ferruzzi, Gardini divenne celebre nel corso degli anni ’80 per la scalata a Montedison, società a partire dalla quale, negli anni successivi, Gardini fonderà Enimont tramite la fusione con Eni.
Da lì in poi il declino: prima il fermo provvisorio delle azioni Enimont da parte del giudice Diego Curtò (successivamente risultato corrotto), poi il deterioramento dei rapporti con il presidente di Eni Gabriele Cagliari causarono il fallimento dell’impresa; successivamente, Gardini risultò tra i principali indagati dell’inchiesta Mani Pulite con l’accusa di un enorme falso in bilancio.
Proprio il coinvolgimento dell’imprenditore nell’inchiesta che causò la fine della Prima Repubblica portò al suicidio di Gardini, avvenuto nel 1993 (poco prima stessa sorte era toccata al già citato Gabriele Cagliari). Personaggio enormemente mediatico, Gardini viene inoltre ricordato anche per esser stato tra i primi a sollevare la questione della sostenibilità ambientale nell’ambito dell’industria chimica.