Al via la settima edizione della Banca nazionale delle terre agricole, che mette in vendita 428 terreni agricoli derivanti dalle operazioni fondiarie non andate a buon fine.Le terre, per un totale di oltre 11mila ettari, appartengono sia all’Ismea che alle Regioni e ad altri soggetti pubblici. Nel catalogo consultabile online c’è un po’ di tutto: si va dai grandi appezzamenti in Puglia fino ai costosi fazzoletti della provincia senese, dalle aree destinate ai seminativi alle piccole vigne. Anche i prezzi identificati come basi d’asta spaziano parecchio, da meno di 100mila euro fino a oltre 1,5 milioni.
La Banca nazionale delle terre agricole è stata istituita nel 2016 e da allora ha rimesso in circolazione diversi terreni fermi per fallimento. Dal sito, oltre che visionare l’elenco dei terreni messi all’asta, è già possibile effettuare le manifestazioni di interesse. Il portale è accessibile gratuitamente dagli utenti interessati all’acquisto, che possono prendere visione delle schede tecniche con la descrizione dei terreni in vendita ed inviare la propria manifestazione di interesse. Per i giovani agricoltori sono previste condizioni di accesso agevolate ai mutui.
«Guardare al futuro significa anche ridare valore alla nostra terra – ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida – attraverso la Banca delle terre di Ismea restituiamo alla produttività appezzamenti di terreno abbandonati e incolti e garantiamo un’opportunità professionale ai nostri giovani che vogliono lavorare nel settore ma hanno difficoltà a reperire terreni e investiamo nell’innovazione».
Ma quanto costa un terreno agricolo oggi in Italia? Secondo gli ultimi dati resi noti dal Crea, rispetto a un prezzo medio nazionale di 22.600 euro per ettaro, al Nord i prezzi raggiungono quasi i 35mila euro nel Nordovest e i 47mila nel Nordest, mentre nelle altre aree agricole del Centro-Sud non si superano i 15mila euro/ettaro in media. In Europa, invece, secondo le rilevazioni Eurostat (che fanno però riferimento al 2022) il prezzo di 1 ettaro di terreno coltivabile varia da un minimo di 3.700 euro in Croazia ai 233.230 di Malta. All’interno dei singoli stati, poi, la variabilità regionale è elevata: nei Paesi Bassi, per esempio, si spazia dai 66mila euro per ettaro della Frisia ai 150mila nel Flevoland, con una media nazionale di 85mila. In Grecia i prezzi vanno dai 6.290 euro a Dytiki Ellada agli 84mila dell’Attica, con una media nazionale di 13.500 euro, mentre in Spagna i prezzi variano da 4.906 euro dell’Estremadura agli 83mila delle Canarie, con una media nazionale di 10.263 euro per ettaro. Le regioni più economiche? Sono in Svezia: 2.041 euro a Övre Norrland e 2.437 a Mellersta Norrland.
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