Ha aperto da qualche giorno al centro di Cagliari ed è stata subito un successo. Come PizzaAut affidata agli autistici, o l’Abergo Etico. Le loro storie
Cos’è la normalità? Una convenzione da aggiornare continuamente. Da vicino nessuno è normale diceva il grande Franco Basaglia che fece slegare quelli che per troppo tempo venivano chiamati “matti” e trattati come tali. Da allora di passi avanti ne sono stati fatti tanti ma non sono mai abbastanza. In cucina poi, la gioiosa piccola rivoluzione è partita ancora più di recente. Per questo è un’ottima notizia che sia stata aperta Noi Altri, gastronomia inclusiva che ha cominciato le sue attività nel centro di Cagliari, capoluogo sardo, e in particolare nella via Pergolesi.
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Prima il laboratorio poi il rapporto col pubblico
Da mesi i ragazzi “speciali” di Noi Altri sono impegnati nell’apprendere l’arte e il mestiere della cucina nella cooperativa in via Paolo IX ad Assemini, centro dell’hinterland cagliaritano. Si sono allenati alla grande, anche per stabilire il contatto diretto con chi fornisce le materie prime da usare in cucina (non a caso uno degli snodi della loro attività è San Benedetto, col noto mercato storico di Cagliari) sia con i clienti che hanno particolare necessità, come vegani, intolleranti alimentari, vegetariani. Attivi in cucina chef, vice chef, banconieri di cui uno è iscritto nella categoria dei lavoratori fragili. L’entusiasmo è ai massimi livelli e premia la grande scommessa di Valentina Meloni e William Salis, coordinatori del progetto della cooperativa Controvento. Meloni e Salis hanno definito “magica” l’atmosfera del debutto di Noi Altri, al taglio del nastro la gastronomia era piena, “tutta questa gente dà ancora più energia ai nostri ragazzi che sono la vera forza di questa attività”. In un video i ragazzi nella cucina di Noi Altri spiegano come la loro stessa condizione li porti a capire profondamente la necessità di ogni cliente, a cominciare da chi ha necessità particolari.
Cucinare a puntino l’integrazione
Noi Altri è un altro bel passo avanti per la cucina inclusiva. FoodCulture ha già documentato la straordinaria storia di PizzAut, pizzeria creata e gestita da autistici che ha avuto come ospite il presidente Mattarella, così come abbiamo approfondito la vicenda dell’Albergo etico gestito in provincia di Asti da Chef Antonio con i suoi ragazzi che solo una definizione sbrigativa ridurrebbe a disabili. Perché cos’è la normalità e quanto sappia essere speciale è dimostrato da iniziative che si moltiplicano e che cucinano a puntino la cosa più bella: la dignità umana che passa per il lavoro, la parità di diritti e opportunità. In una parola: l’integrazione.
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