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Salma Kayek e la scena blasfema in chiesa. Perché è necessaria

today27 Giugno 2023 1

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Entrare nell’edificio mentre si celebra una funzione e usarlo come latrina. L’attrice si presta a una sequenza fortissima, che riguarda tutti noi

Salma Hayek (dal suo profilo Instagram)

Salma Hayek (dal suo profilo Instagram)

Entrare in una chiesa nel pieno di una funzione dopo aver ingurgitato un intero flacone di lassativo, e dopo aver fatto irruzione lasciarsi andare lì, tra i fedeli e a pochi metri dal prete. Una scena così non la dimentichi ed è chiaro perché Salma Hayek, che ne è stata protagonista, ha detto di essere preoccupatissima per le reazioni a seguire. Una cosa è certa: quella sequenza che è dentro l’episodio Joan è terribile che apre la sesta stagione di Black Mirror non la dimentichi, così come non dimentichi quel che c’è nel resto dell’episodio. Terribile e divertentissimo.

La tua vita manipolata

Si è variamente scritto che da anni Black Mirror, la serie distopica di Charlie Brooker sui rapporti traumatici fra umani e tecnologia, non è all’altezza delle prime due stagioni irripetibili. Quelle furono un autentico shock, provocarono dibattiti, sdegno, divertimento cinico. Ma Black Mirror sa ancora piazzare colpi da maestro, ed è il caso di almeno due episodi dell’ultima stagione: Beyond The Sea su due astronauti soli nello spazio profondo che per sentire meno la mancanza di casa possono usare i loro corpi-cloni terrestri per tornare per breve tempo a casa. Quando a uno dei due viene massacrata la famiglia, l’altro decide impietosito di prestargli il suo clone per tornare terrestre con la moglie e il figlio del prestatore. Succederà di tutto, in un gioco di identità manipolate e gelosia devastante. L’altro è appunto Joan è terribile, con Salma Hayek e Annie Murphy a darsele di santa ragione, condividendo la stessa identità manipolata.

Un gioco al massacro

In Joan è terribile accade che una dirigente che licenzia in modo cinico vede la sua vita rappresentata gesto per gesto, parola per parola, con un alter ego famoso (la Hayek, al posto di Annie Murphy che interpreta la donna qualsiasi) e con tutte le situazioni estremizzate. Gli intrighi per eliminare il collega, le disavventure sentimentali, le gaffe private e i vizi inconfessabili vengono trasmessi in streaming su un canale chiamato Streamberry che è in tutto e per tutto simile a Netflix su cui va in onda Black Mirror. Fino alla scena tremenda della chiesa usata come latrina che innesca la ribellione sia della donna messa alla berlina che di Sama Hayek che intepreta se stessa mentre interpreta l’altra, di nome Trixie. Un gioco di scatole cinesi crudele e divertente. Su come l’intelligenza artificiale può manipolare i dati che cediamo ogni volta che usiamo un servizio online, masticarli e risputarli fino a massacrare le nostre esistenze. E sì, un episodio come Joan è terribile non te lo dimentichi più grazie anche al coraggio con cui la Hayek si è prestata a un ruolo estremo. 





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Scritto da: redazione

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