Il maltempo in Emilia Romagna ha distrutto un raccolto di grano tenero equivalente alla produzione di 200 milioni di chili di pane. La stima dei danni per l’alluvione arriva da Coldiretti e Cai, i Consorzi agrari d’Italia, e ridimensiona le stime sulla produzione nazionale di grano. Con una superficie agricola di oltre un milione di ettari coltivati, infatti, l’Emilia Romagna rappresenta un importante distretto cerealicolo di assoluta importanza: su circa 570mila ettari di grano tenero coltivati a livello nazionale, l’Emilia-Romagna ospita 160mila ettari seminati, poco meno del 30% dell’intera superficie nazionale.
L’alluvione è costata all’Emilia Romagna un taglio della produzione tra il 12 e il 15% di grano, con i danni concentrati tra Forlì, Cesena, Ravenna e Faenza e in parte nel Bolognese e Riminese.
A risentire delle piogge incessanti delle ultime settimane potrebbero essere in generale le rese di tutta Italia, che dovrebbero attestarsi a livelli di un’annata ordinaria con 70 quintali a ettaro per il grano duro e di 80 quintali a ettaro per il tenero al Nord, tra i 50 e i 60 quintali a ettaro al Centro, e intorno ai 30-40 quintali a ettaro al Sud.