Potenziare le misure di comunicazione per facilitare l’utilizzo da parte degli agricoltori dello strumento della moratoria dei prestiti. È questo l’esito dell’incontro al vertice che si è tenuto il 17 ottobre 2024 tra l’Abi e la Coldiretti per approfondire lo studio sulle modalità di utilizzo del meccanismo previsto dal Dl Agricoltura, tenendo conto delle opportunità e dei vincoli previsti dall’attuale disciplina di vigilanza di matrice europea. Nell’incontro è stato dato atto delle numerose comunicazioni che l’Abi ha fornito ai propri associati a partire dall’emanazione del decreto legge Agricoltura e, a seguire, quando l’Ismea e il Fondo di garanzia Pmi hanno fornito indicazioni per l’attuazione della moratoria.
Campagna informativa
Abi e Coldiretti hanno concordato di rafforzare le azioni di comunicazione in comune per diffondere tempestivamente la conoscenza dello strumento della moratoria tra le banche e le aziende agricole ed è stato deciso di costituire anche un apposito tavolo di lavoro.
Stando a un’analisi fatta dalla Coldiretti la scorsa primavera, a poter beneficiare della moratoria dei debiti inserita nel Dl agricoltura in Italia potrebbero essere un’impresa agricola su tre. Sono infatti più di 145 mila le imprese agricole, della pesca e acquacultura che hanno registrato una diminuzione pari almeno al 20% del volume d’affari dell’anno 2023 rispetto a quello dell’anno 2022. La sospensione riguarderebbe il pagamento di un anno della parte capitale delle rate sui mutui.
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