Il presidente della Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, è stato eletto presidente del Copa, il coordinamento che riunisce tutte le principali associazioni degli agricoltori a livello europeo. A supportare Giansanti, passato per il ritiro dell’altro candidato già dopo la prima votazione, uno schieramento che comprende Francia, Germania, Austria, Danimarca, Spagna, Portogallo e Olanda, oltre ad alcuni Paesi dell’Europa dell’Est. Per lui hanno votato anche tutte le associazioni italiane che fanno parte del Copa, compresa la Coldiretti, che ha mantenuto fede agli accordi presi lo scorso luglio.
Più investimenti in agricoltura
«Mi assumo la responsabilità di rappresentare 22 milioni di agricoltori, 60 associazioni e 27 modelli agricoli diversi che devono trovare un fattore comune nella difesa del ruolo dell’agricoltore», ha commentato Giansanti, che del Copa era già vicepresidente. Per lui si apre un biennio di sfide, prima di tutto sull’aumento delle risorse economiche a disposizione del comparto agricolo: «Tanto la Ue quanto i singoli Stati membri devono investire di più nel settore primario – ha detto il neopresidente -. Mi aspetto da Bruxelles risorse importanti e una nuova politica agraria che sia più economica e meno ambientale e sociale».
Il «terzo pilastro» della Pac
Giansanti promette pressing anche per arrivare alla costruzione di un terzo pilastro della Pac a sostegno degli agricoltori che si vogliono assicurare contro i rischi. Ma sul cambio di passo delle nuove istituzioni europee si dice ottimista: «Prendiamo atto che a Bruxelles c’è oggi più disponibilità verso lo stanziamento di fondi adeguati. Mi fa piacere che all’agricoltura ci sia un commissario del Ppe, visto che i Popolari europei durante la campagna elettorale hanno più volte detto di voler essere il partito degli agricoltori. Li misureremo sul campo. Così come sono importanti la vicepresidenza e le deleghe a Raffaele Fitto».
Il ruolo dell’Italia in Europa
La vittoria di Giansanti al Copa, che arriva proprio mentre a Siracusa si tiene il G7 dell’agricoltura, è un tassello importante per il ruolo del nostro Paese sullo scacchiere europeo e «dimostra la coesione del Sistema Italia», come ha sottolineato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Congratulazioni ufficiali al neoeletto presidente sono arrivate anche dai ministri Lollobrigida, Urso, Tajani e Salvini, così come da molte associazioni di settore, da Federalimentare alla Cia, da Copagri a Confcooperative (ma non dalla Coldiretti).
«Mi sento tanto italiano quanto europeo – ha commentato Giansanti – non dimentico da dove vengo, e per quanto riguarda gli obiettivi da perseguire a Bruxelles, in cima alla mia lista delle priorità ci sono sfide condivise con tutte le altre associazioni agricole nazionali: la riforma della Pac, la reciprocità negli accordi commerciali, il no alla carne sintetica e la difesa del reddito degli agricoltori».
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