(ANSA) – ROMA, 26 SET – Nessuna maison è così legata
all’archetipo femminile per eccellenza come Saint Laurent, la
cui donna ideale è una figura più complessa delle muse
classiche. Come avrebbe detto il fondatore della casa di moda,
“Io sono la donna Saint Laurent”, quella che ama abbandonarsi a
inclinazioni oscure, un’attrazione per il pericolo e il piacere
che emana orgogliosamente.
Così il direttore creativo di Saint Laurent, Anthony Vaccarello
ha pensato di mandare in pedana, una donna in giacca e cravatta,
pantaloni e trench, eppure estremamente seducente.
Una tipa che
ha il volto di Bella Hadid e l’atteggiamento spavaldo, sempre
con le mani in tasca, eppure iper femminile, anche se durante il
giorno indossa sempre rigorosi completi di blazer e pantaloni e
smoking che sembrano rubati dal guardaroba di lui. Le sue
contraddizioni riflettono la personalità di Yves Saint Laurent,
in cui la raffinatezza artistica coesisteva con il desiderio
istintivo. Solo per mostrare un lato diverso dello stesso
personaggio sfila anche una serie di mises con la gonna.
In omaggio alle muse di Yves, tutti i look prendono il nome da
donne che sono state importanti per la maison in momenti diversi
fino a oggi.
Sullo sfondo della passerella, le straordinarie scenografie
monumentali firmate da Vaccarello. Mentre un volume lineare
scuro viene inserito in un cortile storico, un oblo ovale rivela
il cielo notturno. Un alto fregio dorato avvolge lo spazio in un
caldo bagliore, mentre il caratteristico pavimento blu accenna
ai famosi giardini di Yves a Marrakech. (ANSA).
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