(ANSA) – ANDRIA, 24 SET – “Da questa città bellissima voglio
fare un appello a tutti coloro che si interessano alle sorti del
nostro Paese: non dimentichiamo mai che la gloria più grande del
nostro Paese è stata ed è l’arte, e noi dobbiamo aiutare le
nuove generazioni a cibarsi di questa arte e farne conoscere le
radici millenarie artistiche. Se dimentichiamo questo, non
possiamo più correggere le nuove generazioni a governare il
popolo nella bellezza”. Lo ha detto il maestro Riccardo Muti nel
corso della cerimonia di conferimento della cittadinanza
onoraria di Andria che si è svolta a palazzo di città questa
mattina.
“La cultura è oggi svuotata del suo significato – ha
continuato Muti -.
La vediamo in tutti i modi e le salse, è
proclamata per ragioni che con la cultura non hanno a che fare”.
“Il nostro Paese è un po’ impoverito per quello che riguarda la
cultura ma non per colpa degli italiani”, ha aggiunto Muti
evidenziando che “quelli che vengono in questo Paese, che
accogliamo, sanno di essere in una terra che è ancora rispettata
nel mondo per la sua storia culturale in tutti i suoi aspetti”.
Il maestro ha ricordato di aver cominciato a studiare violino
a otto anni a Molfetta (Bari) dove ha poi incontrato “Nino Rota,
grandissimo musicista, famoso per le musiche dei film di
Visconti e Rossellini ma che ha composto spartiti immensi anche
per concerti solisti”.
“Ogni volta che giro il mondo – ha sottolineato – dico che
vengo da una terra importante il Sud, e da una patria
importante, l’Italia”. Muti ha ringraziato la sindaca di Andria,
Giovanna Bruno “per il lavoro importante che sta facendo e per
questo dico che avete bisogno che i vertici che si occupano del
nostro Paese vi diano una mano seria”.
“La cittadinanza onoraria va all’uomo sul podio, ammirato in
ogni dove, che ora lega sua storia alla nostra, a una comunità
che vuole avere sete di cultura, che non vuole elemosinarla ma
diffonderla con semplicità, sperando diventi un linguaggio di
pace e armonia”, ha proseguito la sindaca che ha paragonato “la
solitudine del maestro sul podio a quella del sindaco”. “Essere
soli di fronte alle responsabilità in tempi complessi, richiede
coraggio e chiarezza di pensiero. L’unica strada è l’ascolto e
lei, maestro è un esempio”, ha concluso. (ANSA).
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