Behaviour Interactive sta attraversando un periodo molto particolare, con riduzioni di personale da una parte ed espansioni dall’altra, cosa che rende piuttosto difficile capire precisamente quale sia il piano a lungo termine per la compagnia, che in oggi ha annunciato anche l’acquisizione di Red Hood Studios, il team di Darkest Dungeon.
L’annuncio arriva a pochi giorni dalla cancellazione di Project T, che sarebbe dovuto essere uno spin-off di Dead by Daylight, con tanto di chiusura totale di Midwinter Entertainment, ovvero il team che era stato posto al lavoro sul progetto in questione, ma evidentemente la compagnia ha comunque intenzione di ingrandirsi in altri ambiti.
Anche all’inizio dell’anno erano stati annunciati diversi licenziamenti all’interno di Behaviour Interactive, ma è chiaro che l’etichetta sta portando avanti un piano che dovrebbe comunque arrivare a un’evoluzione generale.
Un’acquisizione con una base concettuale
Questa passa evidentemente dall’acquisizione di Red Hood Entertainment, che ha venduto finora quasi 7 milioni di copie della sua serie di RPG roguelike, tra Darkest Dungeon e Darkest Dungeon 2.
Con l’acquisizione, vengono anche mantenuti tutti i 29 membri del team, che continuerà dunque ad operare come fatto finora.
“È un privilegio dare il benvenuto a uno sviluppatore del calibro di Red Hook”, ha dichiarato Rémi Racine, CEO e cofondatore di Behaviour, in un comunicato. “All’inizio di quest’anno abbiamo stabilito un obiettivo ambizioso per il nostro futuro come editore: rendere Behaviour sinonimo di horror e circondare Dead by Daylight con una libreria di giochi horror altrettanto eccezionali. L’acquisizione di Red Hook è un altro passo importante verso questo obiettivo, e ne arriveranno altri”.
Da parte sua, il co-fondatore di Red Hook, Chris Bourassa, ha risposto: “Abbiamo trovato spiriti affini nel team di Behaviour. Entrambi gli studi sono canadesi, indipendenti e dediti a fantastici giochi horror. Ciò che ci differenzia è la scala, che apre le porte a nuove possibilità. Il sostegno di Behaviour ci aiuterà a perseguire la nostra visione per il futuro di Red Hook e a concentrarci pienamente sulla trasformazione di Darkest Dungeon in un assoluto juggernaut del genere dark fantasy”.
Dunque c’è anche una motivazione “concettuale” dietro la scelta di Red Hook, ed è il fatto di inserire il team in un contesto di produzione incentrato sui titoli horror, anche se Darkest Dungeon si pone un po’ sul limitare del genere.
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