Un doppio debutto in sumulcast ovvero su tutte le reti di cui dispone il gruppo Warner Bros Discovery. Il gran giorno di Amadeus è arrivato domenica 22 settembre con la prima puntata di “Chissà chi è” (che altro non è che “I soliti ignoti”) in access prime time e con il programma-evento “Suzuki Music party” in prima serata. Com’è andata? E qui le cose cominciano a complicarsi perché i blog e i critici televisivi sono completamente divisi e litigano su Twitter.
I blog e i critici televisivi si dividono
C’è già chi grida al flop e chi invece sostiene che l’ex uomo d’oro della Rai sia andato bene, a riprova che i numeri possono essere interpretati a seconda di umori, simpatie e antipatie. I dati da tenere presente in questo caso sono due e cioè quello “secco” del Nove e quello complessivo del simulcast che raggruppa Real Time, Dmax, Giallo, Food Network, MotorTrend, HGTV, Warner TV, K2 e Frisbee. “Chissà chi è”, il game show basato sul format americano di Identity, ha totalizzato 926.000 spettatori e il 5,2% di share che però salgono a 1.600.000 spettatori pari al 8,8% di share e con un picco d’ascolto di 2.400.000 spettatori. Per quanto riguarda lo show musicale in prima serata Suzuky Music Party gli spettatori sono stati 628.000 spettatori con il 4,6% di share che però in simulcast diventano 968.000 spettatori pari al 7,1% di share.
È poco o tanto?
È poco o tanto? Di certo il risultato è in linea con quello che aveva annunciato di aspettarsi lo stesso Amadeus (“Tra il 4 e il 6%”) e di certo per una rete come il Nove è un record storico nella fascia dell’access prime time. Si tratta ovviamente di numeri ben più bassi di quelli che continua a macinare su Rai1 “Affari tuoi” che anche ieri ha raggiunto il 25%. Ma paragonare la prima rete di Stato con una rete come il Nove, ancora in costruzione e sostanzialmente mai accesa in quella fascia di palinsesto, rischia di sembrare velleitario se non scorretto.
Le variabili da tenere in considerazione
Sono tante le variabili da tenere in considerazione, a cominciare dall’abitudine che il grande pubblico ha nel premere il tasto 1 sul telecomando. E va considerato anche che “Affari tuoi” è partito da quasi un mese, proprio per avvantaggiarsi sull’inedito competitor. Inoltre quella di domenica era una serata particolarmente affollata visto che c’era anche il derby e l’eterna “Paperissima”. Va anche tenuto conto che i game quotidiani si basano sulla consuetudine e che quindi è ancora presto per affermare se Amadeus riuscirà a crearne una anche sul Nove, diventando un volto familiare della rete. Insomma, i veri risultati numerici potranno essere commentati tra qualche settimana, ma di certo sfiorare il 9% di share è un risultato notevole.
Ma Amadeus ha vinto comunque
Al di là dei numeri, però, un risultato Amadeus lo ha sicuramente portato a casa. Ed è quello di aver saputo orchestrare alla perfezione un game veloce e allo stesso tempo ricco di suspence: ottimo il casting con due consuocere come concorrenti, ottimi gli ignoti scelti, a cominciare dall’ignoto vip Lillo Petrolo ma anche dal ragazzino dj. Calde le luci e bella la scenografia. E soprattutto molto convincente il suo sorriso: non più tirato come appariva negli ultimi tempi in casa Rai. D’altra parte ora è chiaro che Amadeus non se ne è andato per soldi o per questioni contrattuali: intorno a sé, ha sottolineato, dirigenti un po’ distratti o poco grati, forse dimentichi che anche e soprattutto per un grande professionista, che ha già raggiunto tante vette, il fattore umano è quello che conta di più.
Commenti post (0)