Come si fa a trovare il finale perfetto ad un film che punta ad essere ricordato come uno dei massimi esponenti del suo genere? Si tratta di un lavoro durissimo anche per uno come Ridley Scott: a parlarne è stata Sigourney Weaver, che alla Mostra del Cinema di Venezia si è lasciata andare a un po’ di ricordi sul primo, leggendario Alien.
Dopo aver parlato della possibilità di un suo ritorno nei prossimi Alien, infatti, l’attrice ha ricordato di aver visto un Ridley Scott in profonda crisi durante i giorni dei lavori sul capostipite della saga, con la scadenza imposta dalla produzione sempre più vicina e un finale che non accennava a palesarsi.
“Ricordo che Ridley non aveva idea di come farlo finire. Ridley faceva tutti questi disegni, penso che avrebbe continuato a girare finché non ci avrebbe capito qualcosa. Ma gli avevano detto di finirlo in tre giorni, quindi fecero tutti questi rapidi esperimenti, accadde tutto così velocemente. Fu quasi totale improvvisazione” sono state le sue parole.
Tanto di cappello al buon Ridley Scott, insomma, che improvvisando riuscì a tirar fuori dal cilindro un finale degno di un film tanto iconico come il primo capitolo della saga sullo Xenomorfo: proprio Scott, intanto, ha svelato i motivi della sostituzione con James Cameron per il secondo Alien.
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