Per assistere al ritorno di Beetlejuice sul grande schermo c’è voluto un bel po’ di tempo: era il 1988 quando il bio-esorcista di Michael Keaton faceva il suo esordio nelle sale di tutto il mondo lanciando nella stratosfera la carriera di un giovane Tim Burton. Ci sarà, insomma, da attendere gli stessi anni per un terzo film?
Dopo aver ammesso di esser stato salvato dalla pensione proprio da Beetlejuice 2, Tim Burton ha risposto a chi, alla Mostra di Venezia, gli chiedeva quali fossero le possibilità concrete di un ulteriore ritorno dell’amatissimo spiritello: il regista, per tutta risposta, ha cominciato a snocciolare un po’ di freddi numeri.
“Facciamo un po’ di matematica. Mi ci sono voluti trentacinque anni per fare questo film. Per farne un altro arriverei ad avere più di cento anni. Penso che sia possibile grazie alla medicina di oggi, ma non saprei” sono state le parole del regista di Edward Mani di Forbice e Big Fish.
Certo, qualcuno potrebbe obiettare che nessuno gli vieterebbe di metterci qualche anno in meno: noi, però, eviteremmo di metter fretta a un artista del calibro del buon Tim! Quel che sarà, sarà, insomma: Winona Ryder, intanto, ha fatto i complimenti alla sua co-star Jenna Ortega.
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