Dopo un periodo di gloria e successo, il 2003 segnò una brusca svolta nella sua carriera culminata con un arresto
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Nel mondo delle televendite italiane, se Wanna Marchi era la regina indiscussa, il re senza dubbio alcuno era Roberto Da Crema, meglio noto come “Il Baffo”, un’icona delle vendite televisive degli anni passati. Con numeri da capogiro sulle labbra, Da Crema racconta: “Ho piazzato 600 mila forni, 400 mila scale. In tv facevo 50, 60 mila vendite al mese. Gli orologi Watch che richiamavano gli Swatch: 1,7 milioni di pezzi acquistati”.
L’arresto per bancarotta fraudolenta
Dopo un periodo di gloria e successo, il 2003 segnò una brusca svolta nella sua carriera con un arresto per bancarotta: “Sono arrivati sei pattuglie della polizia. Accusato di bancarotta fraudolenta, ho pagato una multa da 650 mila euro e scontato un anno e otto mesi con la condizionale”.
Ma da quel tracollo finanziario si è risollevato
Oggi, “Il Baffo” è tornato nel mondo dell’imprenditoria, gestendo con i suoi figli cinque grandi magazzini in Lombardia e dando lavoro a 68 dipendenti. In un’intervista a Il Corriere della Sera, Da Crema rivela il suo cambiamento di prospettiva: “Ora sono i clienti a venire da me. Sogno un reality nel negozio. Starei qui anche a dormire. Magari me lo propongono”. Ricordando il periodo più buio della sua vita trascorso dietro le sbarre, racconta commosso: “Pensavo che lì dentro sarei morto: dove sono finito, perché? Il senso di vergogna era un macigno”. Tuttavia, la libertà riportò un briciolo di normalità: “I taxi fuori da San Vittore facevano a gara per raccattarmi. Il mondo andava avanti”. Un’altra pagina controversa è stata la multa da mille miliardi di lire per violazioni sul diritto di recesso nelle vendite a distanza, una cifra mostruosa che alla fine si è trasformata in una somma ben più modesta.
Chi si ricorda la Sciura Maria
E per chi ricorda le televendite movimentate del Baffo, c’è anche spazio per una curiosità: la mitica Sciura Maria, a cui si rivolgeva in trasmissione, era una presenza reale nello studio, un cliente vero che ha aiutato Da Crema a decollare: “Da 4-5 pezzi al mese sono passato a 27 in 12 minuti. Sei milioni di lire in 12 minuti: stavo per svenire”.
La lezione per tutti
E così, tra alti e bassi, Roberto “Il Baffo” Da Crema ha dimostrato di saper rinascere dalle ceneri, trasformando la sua esperienza passata in una nuova opportunità imprenditoriale, dimostrando che anche di fronte alle avversità più dure, c’è spazio per un nuovo inizio.
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