Per il nostro glossario green abbiamo deciso di parlare anche delle persone costrette ad abbandonare la loro terra natale per sfuggire ai devastanti effetti del cambiamento climatico; ogni anno, il numero di migranti del clima aumenta, in alcuni casi spostando intere popolazioni.
Anche l’Italia è presente sulla scena, non solo come nazione ospitante ma anche (e forse soprattutto) come nazione migrante.
Per ripercorrere la storia dei rifugiati climatici, e capire come, dove e perché è stata coniata questa espressione, dobbiamo tornare al 2008, quando due accademici, Frank Biermann e Ingrid Boas, all’interno del loro studio Preparing for a Warmer World: Towards a Global Governance System to Protect Climate Refugees la utilizzarono per la prima volta. Gli studiosi decisero di inserire sotto l’ombrello di questa definizione:
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