All'inizio della scorsa settimana, nel corso del keynote di apertura della WWDC 2024, Apple ha presentato Apple Intelligence, una piattaforma basata su intelligenza artificiale progettata per migliorare l'interazione degli utenti con i dispositivi utilizzando modelli generativi di grandi dimensioni eseguiti direttamente su iPhone, iPad e Mac.
Apple Intelligence rappresenta per la società di Cupertino un passo avanti nel campo dell'intelligenza artificiale tuttavia, data la sua necessità di importanti risorse computazionali, non sarà disponibile per tutti i dispositivi. Stando a quanto annunciato, infatti, solo gli iPhone 15 Pro, iPhone 15 Pro Max e i dispositivi Mac e iPad con chip M1 o successivi saranno in grado di supportare questa nuova funzionalità. Esclusi, quindi, tutti gli altri device, compresi gli iPhone 15 e iPhone 15 Plus lanciati meno di un anno fa.
La scelta di limitare Apple Intelligence ai dispositivi più recenti ha suscitato sicuramente molte domande (e disappunto) tra gli utenti. Nel corso del consueto Talk Show Live From WWDC 2024, John Gruber di Daring Fireball ha affrontato la questione con alcuni dirigenti di Apple: John Giannandrea, capo dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico, Greg Joswiak, capo del marketing, e Craig Federighi, capo dell'ingegneria del software.
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