Meta deve pagare una multa di 3,5 milioni di euro per pratiche commerciali ingannevoli sulla creazione e gestione degli account su Facebook e Instagram. Non è la prima volta che la società di Mark Zuckerberg finisce nel mirino dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM): in questo caso è stata riconosciuta la violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo.
Per quanto riguarda Instagram, AGCM ha constatato una insufficiente chiarezza dell'informativa resa in fase di prima registrazione alla piattaforma social tramite web (da desktop). Tale condotta è stata portata avanti fino al 25 marzo 2024:
Meta […] non ha informato immediatamente e adeguatamente […] dell'attività di raccolta e utilizzo dei dati dell'utente per finalità commerciali, così da falsarne il comportamento e indurlo ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso (ossia se registrarsi o meno ad Instagram.
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