Patrizia Caselli, conduttrice, autrice, attrice e soprattutto mamma felice, come si definisce su Facebook, ha avuto molte vite. In una ha amato Bettino Craxi per nove anni, fino alla latitanza e la morte ad Hammamet; in un’altra ha amato Walter Chiari per sette anni, e infine c’è la vita con suo figlio François di 17 anni, che ha adottato quando aveva tre anni e che amerà per sempre. Come racconta in una lunga intervista al Correre della Sera, dire a lui del tumore è stato difficile e parlarne oggi è atroce: «Il carcinoma al polmone che mi hanno trovato il 6 febbraio, è un tumore al terzo stadio su quattro. È la prima volta che ne parlo. Sono terrorizzata, non sono pronta a lasciare niente, non solo un figlio. François. Mi ha risposto “supereremo anche questa”. È la frase che ci siamo ripetuti anche durante la difficile separazione da suo padre».
Dalla diagnosi alla chemio
Dopo una diagnosi del genere si vuole sapere quanto tempo resta: «Continuo a chiederlo al medico e non riesco a trattenere il dato che mi dà. Al Policlinico di Milano, mi hanno asportato mezzo polmone destro e dei linfonodi trovati in metastasi, cosa che non si aspettava neanche il medico. Quello è stato il momento più brutto. Avevo sperato che non fosse necessaria la chemio, ma ora l’ho cominciata».
L’incontro con Walter Chiari
Quando si teme per la propria vita, inevitabile che la mente vada ai ricordi, anche degli amori passati come fu quello per Walter Chiari, lei aveva 19 anni, lui 36. «Mi vide in teatro e mi fece chiamare per un provino. Non saprei dare un inizio esatto, bisognava farsi spazio come nel gioco delle tre sedie: aveva una fidanzata, Marina Occhiena; si aggirava lo spettro di Anna Maria Rizzoli e c’erano altre donne. Per ufficializzare, c’è voluto tempo. Con lui ho conosciuto un’epoca. I suoi amici erano giganti dello spettacolo e i Barilla, gli Agnelli, i Rizzoli. Assorbivo tutto. Mi nutrivo di discorsi, citazioni. Ci sono libri che non so se ho letto o se me li ha raccontati Walter. Abbiamo fatto insieme tournée di straordinario successo. E, poi, ridevamo tanto».
La fidanzata di Walter Chiari
Ma un amore così ingombrante ha lati positivi e negativi: «Andai al Festival di Vigna del Mare in Cile e lo vinsi. Al che, mi presero per uno show con Julio Iglesias, Priscilla Presley, Miguel Bosè. Walter pensò bene di arrivare. Scese dall’aereo scalzo e con un solo stivale in mano: in volo, era riuscito a perderne uno. Un po’, per quell’arrivo mi arrabbiai anche: quando mi godevo qualcosa di solo mio, lui arrivava e spostava il mondo. Ero per tutti “la fidanzata di”».
I tradimenti Walter Chiari
E poi le infedeltà: «I tradimenti erano continui. Lo capivo perché inventava scuse sconclusionate. Seppi di Pamela Prati perché lui disse: devo andare in un posto segreto, meglio che non sai nulla. Andò in Giamaica con lei e, al ritorno, gli diedi un aut aut. Al che Walter, mentre era in treno con Pamela, a Bologna, le disse che scendeva un attimo a comprare il giornale e tagliò la corda». E poi arrivarono i giorni della tristezza: «Negli ultimi anni, spariva anche due, tre giorni, era depresso: l’uso della cocaina era aumentato. Io ero giovane, non sapevo come aiutarlo, provavo a sottrarmi, ma mi mancava».
Così cominciò con Craxi
E poi arrivò Bettino Craxi: «Per colpa di Walter: si era convinto che l’avessi lasciato per Craxi, anche se io Craxi l’avevo visto sempre solo con lui. Un giorno, Craxi – che ai tempi era premier – mi fa convocare nel suo ufficio di Milano e mi dice: bisogna che spieghi al tuo fidanzato che ho già problemi, ci manca solo che mi mettano in conto amanti inesistenti. Lo informai che ci eravamo lasciati da due anni. Scoprii poi che Walter andava dicendo: ‘se stesse con chiunque altro potrei riconquistarla, ma sta con Bettino’».
“L’amante di Craxi”
E invece alla fine di Craxi si è innamorata davvero: «La prima volta da Craxi al Raphaël, ho ritrovato i miei stessi libri, lo stesso odore che riconoscevo come mio. Ricordo di aver pensato: qua mi frego. Fra l’altro, avevo un programma mio – avevo portato la cronaca nera nel pomeriggio di Raidue con grandi ascolti – e non volevo passare come l’amante di Craxi. Anche lui, poi, mi confessò che per un anno mi aveva ricevuta solo in ufficio per evitare “di fare un macello”. Fra noi iniziò a dicembre 1990. Tredici mesi dopo, iniziò Tangentopoli. Ho vissuto di quest’uomo il momento più crepuscolare». Pure quello del lancio delle monetine: «Ero al Raphaël con lui, ma ero uscita dal retro, mentre lui volle affrontare la folla».
“Craxi mi diceva: non ho nulla da offrirti”
E con lui rimase fino alla fine: «La ferita più grande fu leggere Claudio Martelli che vantava una sensibilità diversa sulla questione morale o scoprire che Giuliano Amato, 24 ore dopo che lui l’aveva indicato alla presidenza del Consiglio, non gli rispondeva al telefono. E poi accorgersi di quanti erano spariti mentre era ad Hammamet: tanti dicono che erano lì, ma io non li ho visti e so di ogni incontro, di ogni colloquio, di ogni fax». Non pensò che fosse più comodo lasciarlo: «Mai. Pensai solo a come liberarmi del contratto Rai, dalla seconda edizione di Se fosse, la domenica. Craxi mi diceva: ‘non ho nulla da offrirti’. Ma sono felice di averlo seguito perché oggi posso dire: alla fine, sono una donna di sentimenti; per amore, faccio saltare il banco».
La vita ad Hammamet
Per Craxi andò a vivere ad Hammamet, dove c’era anche la moglie di Craxi.«Stavo attenta a non andare nei posti frequentati da Anna. Craxi cercava ogni giorno di pranzare o cenare con me. Ho cambiato casa otto volte: una volta, avevo trovato tutto sottosopra e un machete sul letto; un’altra, alla mia donna di servizio qualcuno aveva chiesto di consegnare le carte che buttavo nei cestini…». Eppure, quanto l’ex leader socialista morì non era con lui: «Non ce l’aspettavamo. Non c’era neanche Anna. È morto fra le braccia di sua figlia Stefania. Non la considero una coincidenza, era più un non far torto a nessuno».
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