Sta per uscire il terzo featuring insieme di Fedez ed Emis Killa, Sexy Shop. C’è tanta attesa per questo singolo che segna la riappacificazione tra i due dopo alcuni scambi al vetriolo sui social lo scorso novembre. Ma il motivo per cui tutti lo stanno aspettando è anche da ricercarsi nel fatto che nel pezzo ci sono alcuni riferimenti all’ormai ex moglie di Fedez, Chiara Ferragni. Dopo giorni di indiscrezioni, è lo stesso rapper a chiarire qual è la verità.
Nel corso di un’intervista a La Stampa, infatti, ha anticipato una parte della sua strofa nel brano e ha aggiunto altri attacchi a quelli già presenti nella nota stampa del brano. Il comunicato aveva svelato un pezzetto della canzone che diceva: “L’amore non si fa nei sexy shop, sei stata come un Jackpot nelle slot e dopo mi hai mandato ko. Dici che sono un bas**rdo, ma per te io non cambio”.
Ebbene c’è altro che bolle in pentola. Se il riferimento all’imprenditrice è chiarissimo, lo è ancora di più un’altra parte di testo che afferma: “Una vita in salita, una storia infinita che poi è finita. Ho mani alle dita, perché farci del male è una fede nuziale con il foro d’uscita. Per ogni tua amica assetata di fama eri acqua sorgiva, mani di fata, io ti ho sfiorata e tu sei sfiorita”. Qui si parla dello staff di Chiara che fin dai primi giorni è stato additato come uno degli elementi che aveva portato alla rottura tra i due.
Ed è su questa parte del singolo che si concentra Fedez nell’intervista, con il rapper che sostiene di non avere pietà di chi la circonda e l’ha consigliata male. Discorso diverso invece per la Ferragni: “Credo di aver scritto le barre più educate e precise che si potessero fare rispetto al rapporto fra me e Chiara. Nei suoi confronti voglio esprimere solo e unicamente rispetto, perché non ho nulla da dire ed è giusto così. Non ho certo intenzione di buttare m**** sulla madre dei miei figli Leone e Vittoria. Certo, lo stesso non vale per chi le è stata attorno. Su di loro non ho pietà e non ne avrò in futuro”. Pietà che non ha avuto nemmeno nel passato, quando a Belve ha attaccato apertamente Fabio Maria Damato, general manager delle aziende di Chiara, a cui ha dato la totale responsabilità del pandoro gate.