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Volvo Trucks amplia la gamma di camion alimentati a biodiesel. Un’offerta in linea con una strategia che punta a ridurre l’impatto climatico dei suoi modelli. Il Marchio scandinavo dispone così, di una della più ampie gamme di alimentazioni alternative e rinnovabili, dal biodiesel agli oli vegetali idrotrattati (HVO), fino al biogas. Il nuovo B100 è disponibile sui modelli FL, FE, FM, FMX, FH e FH16.
Secondo Jan Hjelmgren, Responsabile Gestione Prodotti e Qualità di Volvo Trucks, abbattere le emissioni di CO2 nei trasporti, è la risposta del brand svedese nei confronti dei clienti che chiedono soluzioni per ridurre le loro emissioni di carbonio. L’utilizzo di carburanti alternativi, rappresenta un’opzione interessante e facilmente perseguibile. In qualità di produttore globale di veicoli pesanti, Volvo investe in nuove tecnologie, ma anche in soluzioni in grado di decarbonizzare il trasporto a breve e lungo termine.
L’utilizzo del biodiesel offre un grande vantaggio, quello di ridurre i CO2 dal “pozzo alla ruota” fino al 70%, rispetto al gasolio tradizionale. I camion Volvo studiati per impieghi medi e pesanti, vengono offerti con motorizzazioni alimentate a diesel, biodiesel, HVO (oli vegetali idrotrattati), CNG (gas naturale compresso), LG (gas naturale liquefatto), Bio-CNG, Bio-LNG e full electric. Tutti i motori diesel prodotti da Volvo Trucks, sono in grado di funzionare con il carburante HVO100, un biocarburante che può essere ricavato da una serie di materiali e prodotti di scarto.
Il biodiesel è un combustibile non fossile ricavato da oli vegetali. Nell’ambito del suo piano di decarbonizzazione, per Volvo Trucks il motore a combustione alimentato da combustibili rinnovabili, rappresenta uno dei tre pilastri della sua strategia. Una tipologia di alimentazione che si affianca a quella elettrica a batterie e a quella a celle a combustibile. Entro il 2040, tutti gli autocarri Volvo venduti, avranno emissioni nette pari a zero.
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