I VOSTRI MESSAGGI
Marika artemas - i like the way you kiss me Ciao, grazie per tenermi sempre compagnia, volevo ascoltare Artemas, mi piace un casino. saluti da Porto San Giorgio Filippo Red Hot Chili Peppers - Californication ciao Radio FM, potete suonare Californication dei Red Hot Chili Peppers. Grazieeeee 😍 Manolo 883 - Se Tornerai Ciao Simone volevo augurare a te e a Paolo un a buona Pasqua volevo dedicare a Lisa che gli voglio tanto bene

Music

Ermal Meta ha sofferto di attacchi di panico: “Una tortura”

today13 Maggio 2024 23

Sfondo
share close


Ermal Meta diventerà presto papà. Dopo l’annuncio postato sui social insieme alla fidanzata Chiara Sturdà con un post su Instagram in cui mostravano un piccolo maglioncino bianco e un ciondolo, rivelando che la bambina si chiamerà Fortuna, il cantante è stato ospite di Verissimo per confermare la lieta notizia. Ha affermato: “Si chiamerà Fortuna Marì. Con lei inizia il capitolo più bello della mia vita. La sogno tutte le notti ma non riesco a vedere il volto. Lei nascerà a giugno”. Una figlia che ancora deve arrivare ma che già gli ha cambiato la vita, tanto che il nuovo album dell’artista, non a caso, si chiama proprio Buona Fortuna.

La decisione di fare un figlio è arrivata dopo un’esperienza che ha fatto con Chiara: “Non ero pronto a diventare papà, però l’anno scorso abbiamo fatto un’esperienza io e Chiara. Io frequento da qualche anno in Albania una casa famiglia. L’estate scorsa tre bambine hanno passato l’estate con noi. Quando sono andate via abbiamo pianto tutti e due. Lì ho capito il significato di un pezzo di me. Sono state loro che ci hanno portato fortuna. Entrambi avevamo paura ma grazie a loro ci siamo visti con altri occhi ed abbiamo avuto coraggio”.

Se ora Meta è sereno e non vede l’ora di essere papà, sono stati tanti i momenti difficili. Ha infatti rivelato a Silvia Toffanin di aver sofferto, per circa due anni, di attacchi di panico. Un malessere che gli impediva di vivere come avrebbe voluto il successo lavorativo che stava avendo: “Ne avevo un sacco, anche sul palco. Erano gli anni più belli per me dal punto di vista lavorativo, ero riuscito a salire sul palco e avere un sacco di persone. Tutte le sere però salivo in apnea. I primi cinque sei pezzi erano una tortura. Nel 2017 ho fatto 82 concerti e nel 2018 47 e non c’è ne è stato uno in cui non sia stato così. Non puoi farlo vedere alle persone che hai davanti e ogni tanto dopo il concerto scappavo via. Due anni veramente difficili”. Proprio per averli sperimentati in prima persona, ha lanciato un appello ai giovani: “Se vi sentite così non rimanete in silenzio, raccontate quello che avete perché è già metà del percorso. Non sei solo, vedrai che ti libererai se parli con qualcuno. Adesso sto bene, li so gestire”.






.

Scritto da: redazione

Rate it

Classifica

Tracklist completa

ASCOLTACI CON LE NOSTRE APPLICAZIONI

0%