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Cannes 2024, le 10 cose assolutamente imperdibili

today13 Maggio 2024 27

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“Les jeux sont faits, rien ne va plus”. L’espressione francese, tipica dei croupier alla roulette, sancisce la fine di una puntata, con i giocatori che possono solo sperare che la pallina vada sul rosso o il nero. Tutto dipende da quello. I giochi sono fatti, nulla vale più. Ma non a Cannes, dove il bello sta invece per cominciare. Il Festival (in programma dal 14 al 25 maggio 2024) più cool del panorama, che, per dieci giorni, racchiude in pochi chilometri di Croisette il mondo del cinema, di appassionati e addetti, è pronto a srotolare il red carpet, e accogliere celebreties, pellicole, grandi autori, in una pazza e intensa bolla, nella quale nessuno può, e vuole, mancare.

L’unica missione: far parte della festa

 Parola chiave: sopravvivenza, per chi ne parla e scriverà. Meraviglia, per chi invece si apposta fin dalle prime ore del mattino, in smoking, abiti da sera e tacchi, in cerca di biglietti, non importa quali. La missione: far parte della festa. Già perché Cannes è un capitolo a parte nel circuito festivaliero, è lo snodo della mondanità, dei party esclusivi disseminati tra alberghi lussuosi, yacht, nelle diverse plage, fazzoletti di spiaggia trasformati per l’occasione, in cui ogni giorno si alternano brand, eventi live, presentazioni, passerelle, marea di curiosi e altrettanti aspiranti imbucati. Il cinema impera, diceva Truffaut in Effetto Notte, e così sarà ancora qui. Cannes dunque si riallinea, anche su progetti immersivi, tra realtà virtuale, mista, ologrammi e projection mapping, in una sezione ad hoc, in cui scoprire nuovi artisti, e poi nelle tante sezioni consolidate, Quinzaine, Semaine de la Critique, Un Certain Regard. Fino a quella principale del Concorso, là dove la Palma d’Oro verrà assegnata da una giuria presieduta da Greta Gerwig, la regista all record di Barbie, e nella quale, tra i membri, spiccano il nostro Pierfrancesco Favino (lo vedremo pure in una pellicola fuori concorso tratta dal romanzo di Dumas Il conte di Montecristo), Eva Green, Omar Sy, e Lily Gladstone, nominata all’Oscar per Killers of The Flower Moon nell’ultimo film di Scorsese. Nomi importanti, registi consolidati, plurivincitori, maestri assoluti, pronti, artisticamente parlando, a competere, condividendo il proprio sguardo su presente, passato ed in continua evoluzione

Ecco allora le 10 cose (e nomi) da non perdere:

1) Parthenope Sorrentino. Basta il suo cognome per innescare curiosità, fascino, mai così alta dai tempi de La Grande Bellezza. La sua ultima creatura, unico titolo italiano a concorrere per la Palma, vede ancora una Napoli ammaliante a far da sfondo. Il film (lo vedremo il prossimo autunno) racconta, nelle parole dello stesso regista, “Il lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore” E come al solito il cast è delle grandi occasioni: Isabella Ferrari, Stefania Sandrelli, Luisa Ranieri, Silvio Orlando, e un mostro sacro come Gary Oldman.

2) The Apprentice Uno dei personaggi, quanto mai controversi, odiati, e divisori, visto però alla sue radici, negli anni giovanili, nella famiglia. Donald Trump (interpretato da Sebastian Stan), come non lo avete mai visto. Questo è lo spunto di The Apprentice, l’apprendista (format lanciato dallo stesso ex Presidente degli Stati Uniti) visto qui anche nella sua attività immobiliare, nella New York degli anni ’70 e ’80, aiutato dal famigerato avvocato Roy Cohn, diviso tra Ivanka, Ivana e l’arrivismo.

3) Megalopolis Potrebbe essere l’ennesimo capolavoro di Francis Ford Coppola, a 85 anni, sicuramente è stato quello più sognato e inseguito, quello in cui ha maggiormente investito recentemente. Le prime immagini appaiono suggestive, e ci parlano di un architetto intento a osservare New York dall’alto, la città che vorrà ricostruire come un’utopia, dopo un disastro devastante. Qui la pioggia di star è scritta: Adam Driver, Dustin Hoffman, Shia LaBeouf, Jon Voight.

4) Marcello Mio Il prossimo 29 settembre cadranno i 100 anni dalla nascita di un mito, Marcello Mastroianni. La figlia Chiara, avuta con Catherine Deneuve e attrice consolidata da tempo, decide ora di impersonarlo, camuffandosi nei suoi abiti più iconici, da 8 ½ a La Dolce Vita, nella pellicola diretta da Christophe Honoré (uscirà in Italia il 23 maggio), in cui inizia a vestirsi, parlare e respirare proprio come lui. Risultato: gli altri iniziano a chiamarlo Marcello.

5) Kinds of Kindness Non si è ancora spenta la scia luminosa di Povere Creature! E di Emma Stone, premiata ancora con la statuetta dorata, che Yorgos Lanthimos, il geniale e anticonformista autore greco, è già pronto a raccontare qualcosa di nuovo. Stessa attrice, a questo punto feticcio, nei panni della protagonista, in una commedia trasversale. Una sorta di favola in tre atti, in cui un uomo senza scelta cerca di prendere il controllo della propria vita, c’è un poliziotto preoccupato dal fatto che la moglie scomparsa in mare sia tornata e sembri un’altra persona, e infine con una donna determinata a trovare una persona specifica con una speciale abilità, destinata a diventare un prodigioso leader spirituale. 

6) Kevin Costner e l’(H)Orizzonte West Alzi chi non ha mai visto almeno una volta Balla coi Lupi, il gioiello diretto e interpretato da Kevin Costner, baciato nel 1990 da 6 Oscar. Un amore per la frontiera, l’epica west, intriso di umanità, ricerca, sguardo. Una dedizione verso un genere, portata avanti nella serie Yellowstone, e che adesso si proietta sempre in quella direzione grazie a Horizon, An American Saga, la miniserie, ideata, scritta, diretta, prodotta e interpretata, e che verrà presentata Fuori Concorso nel Capitolo Uno. Quindici anni d’America nelle origini e leggende sfaccettate, prima e dopo la guerra civile. 

7) Limonov – The Ballad Occhio a questo titolo e al suo protagonista, Ben Whishaw, perché potrebbe stupire davvero e mischiare le carte. Il film narra la storia scandalosa di Eduard Limonov, il poeta radicale sovietico che divenne un barbone a New York, una sensazione in Francia e un antieroe politico in Russia. 8) Meryl Streep, Studio Ghibli, George Lucas Sono loro le Palme d’Oro alla carriera e d’onore. La Gran Dame del cinema americano, Meryl Streep, tre Premi Oscar, lo riceverà direttamente nella cerimonia d’apertura, per poi concedersi, il 15 maggio, in una selezionata (pochissimi posti) conversazione a tu per tu col pubblico. Omaggi dovuti e doverosi ad un autore di culto come George Lucas, uno dei registi eroi-sovversivi della New Hollywood, che non è solo Guerre Stellari e una delle Trilogie (da Episodio I a III), ma anche American Graffiti, le tante sceneggiature e produzioni. Insomma un personaggio unico. E poi lo Studio Ghibli, nel nome di Hayao Miyazaki, fresco vincitore di un altro Oscar per Il ragazzo e l’airone, simbolo di un mondo dell’animazione pressoché inimitabile. 9) Maria e The Surfer Qui i titoli sono due, da prendere e magari guardare ravvicinati. Da un lato, Maria, il biopic che racconta Maria Schneider, tratto dal libro “Tu t’appelais Maria Schneider”di Vanessa Schneider, diretto da Jessica Palud, e interpretato da Annamaria Vortolomei. Dall’altra parte, completamente diverso, ecco invece ilthriller The Surfer, con Nicholas Cage pronto letteralmente a surfare sulla Croisette.

10) Dai Cannes Classics (restaurati) e da non perdere, al Cinema sotto le stelle Probabilmente, anzi senza dubbio, sono i momenti che i cinefili sognano di più, perché è proprio, lontano dai bagliori luccicanti delle star, che invece tornano a brillare i grandi classici. La selezione parte proprio il 14 maggio con Napoleone, la pellicola del 1927 di Abel Gance, e prosegue con Paris, Texas di Wenders, I sette samurai di Akira Kurosawa. E infine, quando la notte incombe, solo alla luce delle stelle, piedi nella sabbia, ecco il Cinema de La Plage, dove potersi (ri)godere, tra i diversi appuntamenti, le proiezioni di Trainspotting (in 4K), o Fuori Orario di Scorsese.





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Scritto da: redazione

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