Qualche articolo fa vi parlavamo di Nothing Phone 2 come di uno tra i primi smartphone medio gamma del 2023 ad aggiornarsi ad Android 14. Non solo, nel suo quasi anno di vendita è stato anche uno tra gli smartphone più aggiornati in assoluto. Nothing Phone 2, tra l’altro, è stato uno dei pochi se non l’unico medio gamma 2023 che ho utilizzato spesso e con piacere senza avere il costante rimpianto di un top di gamma. Il suo più grande difetto? Il prezzo da top di gamma, che lo ha reso quasi impossibile da consigliare.
Perché tutta questa premessa, vi starete chiedendo? Beh, perché oggi andiamo ad introdurre in questa recensione il Nothing Phone (2a), uno smartphone che mi ha restituito le stesse sensazioni del Nothing Phone 2 ma che, in questo caso, vi consiglierei sin dal day one.
Phone (2) ha provato ad imporsi in una fascia di prezzo (679-829€) ed un mercato dei top fin troppo competitivo e che lo ha reso poco interessante ed appetibile. Fortunatamente Nothing è tornata sui suoi passi ed oggi parliamo di un Phone (2a) che si posiziona perfettamente tra il Phone 1 ed il Phone 2. Il prezzo è decisamente aggressivo: si inizia da 349€ rispetto ai 679€ di partenza del precedente modello. Occhio però, perché seppur il prezzo sia quasi dimezzato molte caratteristiche di punta le ritroviamo anche qui, anzi, potrebbe esserci anche qualche sorpresa.
Display AMOLED da 1300 Nits di picco, 5000mAh di batteria, Mediatek 7200 Pro personalizzato per Nothing, un sistema di dissipazione eccellente, tre buoni microfoni, un software originale e che si aggiorna spesso, tre discrete fotocamere ed un design sempre iconico. Queste sono alcuni degli aspetti che prenderemo in considerazione in questa recensione quindi non perdiamo tempo ed iniziamo subito!
INDICE
QUALITÀ COSTRUTTIVA E DESIGN
Iniziamo a parlare del Phone (2a) dall’estetica perché ci sono molti aspetti da sottolineare. In primis cambia il design generale che finalmente non si ispira più ad un vecchio iPhone. Le fotocamere posteriori ora sono poste in orizzontale all’interno della bobina dell’NFC ed esteticamente questa scelta la trovo vincente, nonché perfettamente simmetrica. I Glyph, ovvero i led dei Nothing Phone, qui sono “soltanto” tre e si dispongono attorno a questo design circolare superiore.
Se il lato superiore della back cover è più regolare, è notevole come la metà inferiore sia decisamente asimmetrica e, a detta di Nothing, ispirata alla metro di New York. Ispirazioni a parte trovo il design decisamente più originale e ben riuscito su questo 2a rispetto ai modelli precedenti. Il nero di questo nuovo modello è più gradevole, a mio gusto personale, rispetto al grigio del Phone 2. Sia la back cover che il frame ora sono in plastica, un passo indietro che però riesce a contenere il peso, poco superiore ai 190g.
La back cover lucida non viene annegata all’interno del frame, come sui precedenti modelli, ma ingloba una piccola porzione del frame. Se questa scelta può risultare discutibile, almeno a prima vista, vi assicuro che la si apprezza giorno dopo giorno. Grazie a questa direzione, infatti, non abbiamo più un bordo laterale netto e tagliente e ne guadagna di molto la piacevolezza d’uso. Certo, con i suoi 6.8″ quasi di display il Phone 2a non è uno smartphone che si fa usare piacevolmente ad una mano, anche per colpa di un frame molto scivoloso.
Proprio sul frame troviamo un carrellino per due SIM fisiche (occhio, non c’è il supporto eSIM), una type c 2.0 e due microfoni principali. Se sceglierete la colorazione bianca avrete tra l’altro i tasti laterali neri, una scelta peculiare ma che ho gradito molto vedendolo dal vivo. Per quello che abbiamo provato le ditate sulla back cover sono anche molto meno visibili sul modello bianco. Essendo uno smartphone che molti di voi potrebbero usare senza cover, per non far perdere di senso ai Glyph, è doveroso prendere questi elementi in considerazione. Rispetto al Phone 2, non abbiamo più il led rosso sulla back cover che si accende quando registriamo dei video.
DISPLAY, SBLOCCO CON IL VOLTO E IMPRONTA
Per sbloccare il Nothing Phone(2a) sfruttiamo lo sblocco con il volto 2D tramite la selfie camera o l’ottimo sensore di impronte posto sotto al display. Personalmente avrei gradito il sensore posto leggermente più in alto come ad esempio su OnePlus 12, poiché così in basso spesso si rischia di sbilanciare il telefono se si utilizza soltanto una mano. Menzione d’onore ai bordi attorno al display: completamente piatto il vetro a protezione e bordi simmetrici e ridotti ancor di più rispetto al già ottimo Phone 2.
Sto continuando spesso ad usare Galaxy S24 Plus, che abbiamo recensito qualche settimana fa, proprio per questo fattore e ritrovare la stessa esperienza su un medio gamma è decisamente appagante. Ciò detto, è da lodare anche il pannello montato su questo Phone(2a), un bell’AMOLED da 6.78″ con risoluzione 1084 x 2412, refresh rate adattivo 30-120Hz, PWM dimming di 2160Hz e 1300 Nits di luminosità al picco.
Le specifiche tecniche ci raccontano di un ottimo pannello ma sulla carta meno luminoso di quello visto su Phone 2. A conti fatti e smartphone alla mano, avendo usato i due dispositivi simultaneamente in queste settimane, faccio estremamente fatica a preferire l’uno sull’altro. La luminosità massima media è pressoché sovrapponibile ed anche la qualità in applicazioni come Netflix è identica con giusto un poco più di contrasto sul Phone 2. Già che vi ho citato Netflix vi menziono il fatto che manchino ancora le certificazioni HDR10+ e HEVC in alcune app di streaming, come Netflix per l’appunto.
All’interno delle impostazioni possiamo avere un profilo colore più vibrante o uno più sobrio, variare leggermente la temperatura colore ed attivare la visualizzazione UltraHDR, poiché questo telefono supporta pienamente il nuovo standard di Google. Abbiamo quindi un display decisamente migliore di Phone 1 e quasi alla pari del più costoso Phone 2, non male. Da menzionare anche il feedback della vibrazione che accompagna tutte le varie azioni visive che osserviamo a schermo. Non solo la vibrazione è ottima, ma è addirittura migliorata rispetto a quella di Phone 2. Ora il feedback ricevuto è più corposo al tatto e meno “zanzaroso” all’udito.
SOFTWARE E AGGIORNAMENTI
Uno dei motivi che più di tutti mi ha fatto amare sul lungo Nothing Phone 2 è stato il software ed il supporto. Nothing ha aggiornato tantissimo i propri device soprattutto andando ad aggiungere nuove funzioni e widget alla propria UI. La mia homepage è appagante, funzionale e decisamente poco distraente ma più che altro non ha necessitato di nessun widget e plug in di terze parti. Tutte le icone che potete osservare a schermo sono ottimizzate per questo effetto bianco e nero, cosa che un Google Pixel ancora non riesce a fare con Material You.
I widget poi non sono soltanto estetici, ma spesso hanno una funzione chiara ed immediata. Prendiamo ad esempio il widget di registrazione che non è un mero rimando all’app Recorder, ma può registrare in tempo reale un audio o i suoni di sistema. Anche dei semplici widget come il toggle rapido del non disturbare o della bussola, grazie alla loro animazione, guadagnano di senso e piacevolezza, invitandoci a tenerli in primo piano. Bene anche quello del player musicale che pesca da Spotify/Apple Music/Prime Music senza quindi limitarsi ad un mero e spesso inutile player proprietario.
Escluso il fattore personalizzazione ed home page, nel quale inserisco anche i led Glyph, non è da sottovalutare il fatto che i Nothing Phone vengono aggiornati spesso e per un discreto quantitativo di tempo: tre major update e quattro anni di patch. Certo, non abbiamo le patch mensili di un Galaxy A54, ma chi ha un Phone 1 o Phone 2 dal day one sicuramente ha visto il proprio device evolversi e migliorare nel tempo con performance migliorate e nuove funzioni. Seppur sia un punto di vista completamente personale, reputo che un aggiornamento ogni due-tre mesi ma che porta ricche funzioni e novità abbia più senso di tre aggiornamenti in tre mesi che però aggiornano soltanto il numeretto delle patch di sicurezza.
In attesa di sapere la vostra nei commenti riguardo al fattore aggiornamenti parliamo un attimo dei Glyph posteriori: i led qui sono soltanto posti in tre settori ma propongono praticamente le stesse funzioni. Possono andare a tempo con l’audio riprodotto tramite gli speaker, mostrarci la percentuale di volume audio, fare da torcia vera e propria, mostrarci un timer dinamico e mostrarci l’avanzamento di alcuni servizi come Uber e Zomato, purtroppo quasi inesistenti in Italia. Rimane poi il supporto alle AirPod mentre è sparito il supporto alla Tesla, cavallo di battaglia del precedente Phone (2).
SCHEDA TECNICA
- display: AMOLED flessibile da 6.7″, Corning Gorilla Glass 5, 1084 x 2412 (394 PPI), profondità colore 10 bit (1,07 miliardi di colori), rapporto di contrasto 5.000.000:1, frequenza di aggiornamento adattiva 30-120 Hz, frequenza di campionamento touch 240 Hz, frequenza PWM 2160 Hz, luminosità massima 1300 nit, luminosità esterna 1100 nit, luminosità tipica 700 nit.
- processore: Dimensity 7200 Pro personalizzato, 4 nm Gen 2 TSMC (N4P)
- memoria:
- 8/12GB di RAM
- 128/256GB interna
- OS: Nothing OS 2.5.2 basato su Android 14 con 3 anni di aggiornamenti Android e 4 anni di patch di sicurezza
- fotocamere:
- anteriore: 32 MP con apertura f/2,2, 1/2,74″
- posteriori:
- 50MP principale, Samsung ISOCELL S5KGN9, 1/1,5 pollici, pixel da 1µm, apertura f/1,88, OIS e EIS
- 50MP ultra grandangolare, Samsung ISOCELL JN1, 1/2,76 pollici, pixel da 0,64 µm, apertura f/2,2, 114° FOV
- batteria: 5.000mAh con ricarica 45W
- connettività: 5G NR, Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac or ax (Wi-Fi 6), 2.4 GHz /5 GHz dual-band, 2×2 MIMO and MU-MIMO, Wi-Fi Direct, Advanced Hotspot, Bluetooth 5.3, A2DP, BLE, NFC con supporto Google Pay, GPS, (L1), GLONASS (G1), BDS (B1I), GALILEO (E1), QZSS (L1)
- sensori: sensore di impronte digitali sotto il display, sensore di luce ambientale frontale, accelerometro, bussola elettronica, giroscopio, sensore di prossimità
- audio: stereo
- altro: motore lineare haptico, IP54, Glyph Interface con 26 zone di illuminazione individuali
- dimensioni e peso: 161.74 mm x 76.32 mm x 8.55 mm, peso 190 grammi
- Phone (2a) è disponibile nei colori Black, Milk e White, con due modelli tra cui scegliere:
- 8GB/128GB (€349)
- 12GB/256GB (€399).
Phone (2a) sarà disponibile al pubblico nella maggior parte dei mercati a livello globale a partire da martedì 12 marzo.
PRESTAZIONI E FUNZIONALITÀ
Nothing Phone(2a), parlando di prestazioni nude e crude, si posiziona perfettamente a metà, grazie al suo Dimensity 7200 Pro, tra Phone 1 e Phone 2. Rispetto al primo smartphone della casa londinese guadagniamo circa un 15% tra efficienza e prestazioni. Nel quotidiano ciò si tramuta in assenza completa di micro-lag nelle app che spesso usiamo nel quotidiano come Instagram, Amazon, TikTok, Netflix e via dicendo. Proprio Nothing mette in grande risalto questo 7200 Pro prodotto da TSMC e ottimizzato a stretto contatto con Mediatek per il proprio device.
A conti fatti è difficile dire quanto questa ottimizzazione di fino faccia la differenza, poiché in un test come può essere un’oretta di gaming su Honkai Star Rail l’esperienza è sovrapponibile all’originale. Da menzione comunque le RAM LPDDR5 e lo storage UFS 3.1. Nothing ci ha parlato di Smart Clean (+200% di velocità di lettura/scrittura UFS in caso di utilizzo prolungato) e Adaptive NTFS (+100% di velocità di trasferimento dei file con i computer Windows). Tutto ciò a favore di circa un 10% di consumo energetico risparmiato rispetto a quello che sarebbe potuto essere un prodotto non ottimizzato a stretto contatto con Nothing.
Esclusi questi fattori che mi fanno molto pensare in ottica futura, un po’ come accaduto con OnePlus 12 ed il suo Trinity Engine, ho decisamente apprezzato il sistema di dissipazione. A bordo troviamo una vapour chamber da 3,200mm2 affiancata da un frame composto da 12,000mm2 di grafite, materiale scelto per la sua ottima conduttività termica e che permette quindi una dissipazione più rapida.
Esclusi i numeroni da bar qui possiamo toccare con mano l’efficacia di questo eccellente sistema di dissipazione. Lo smartphone non fa percepire alcun surriscaldamento, neanche dopo le più intense sessioni di gaming come due ore di Honkai Star Rail o di Tower Of God. L’unico punto dove ho avvertito in questi frangenti lo smartphone diventare poco tiepido è sotto le due fotocamere posteriori. Paradossalmente lo smartphone ha toccato il suo picco di 39°C batteria soltanto sotto uno stress decisamente ampio come Android Auto wireless, Apple Music loseless, cambi celle 5G repentini e display utilizzato da chi mi accompagnava alla guida a medio-alta luminosità. In ambito gaming ci siamo fermati sui 34°C e 20°c di minima in standby.
AUTONOMIA E RICARICA
Nothing Phone(2a) migliora di netto la batteria, arrivando finalmente alla vetta dei 5000mAh. La ricarica via cavo resta a 45W ma perdiamo, purtroppo, quella wireless. Nothing ci ha garantito una capacità massima di circa il 90% dopo anche 1000 cicli di ricarica ma ovviamente per limiti fisici non abbiamo avuto modo di verificarlo. Ciò che abbiamo potuto tastare con mano invece è la durata eccellente della batteria: in una giornata mista con anche un po’ di streaming e videogiochi sono arrivato alle 20:41 con il 56% di batteria residua e 4h35min di display attivo. Effettuando poi 200km in auto con cambi celle e 5G attivo, Apple Music in qualità loseless e Maps sempre in riproduzione, una trentina di foto e qualche video più uso social generico sono arrivato alle 02:45 con 8h14min di display, 7% di batteria residua e 26°c di temperatura media batteria.
UNBOXING ED IMPRONTA “ECO”
In confezione non troviamo un caricatore e poiché Nothing si impegna molto dal punto di vista ecologico a rispettare il più possibile l’ambiente e qui sotto riportiamo i dati che vengono ufficialmente e pubblicamente rilasciati. Ovviamente è un fattore che è difficile tenere a mente in una recensione ma, avendo la possibilità di riportarvi questi dati, è giusto farlo per completezza.
- alluminio riciclato al 100% utilizzato per il telaio centrale
- stagno riciclato al 100% su 6 circuiti stampati
- foglio di rame riciclato al 100% sul circuito stampato principale
- acciaio riciclato su 22 parti di stampaggio in acciaio
- oltre il 50% delle parti in plastica proviene inoltre da fonti sostenibili.
- Carbon Footprint: inferiore del 12,5% rispetto a Phone(1)
MICROFONI, SENSORI E RICEZIONE
Nothing Phone (2a) è uno dei pochi telefoni di fascia media ad integrare tre microfoni, due sul frame ed uno vicino alle fotocamere posteriori. I microfoni lavorano all’unisono, col terzo sfruttato meramente nella gestione delle voci e rumore nei video. Le note vocali registrate da questo device sono ottime, vi lascio un piccolo esempio di una conversazione registrata a circa 30cm dai soggetti e con musica in sottofondo ad altissimo volume.La ricezione è ottima, decisamente migliorata rispetto al Phone (1), con un VoLTE che funziona alla perfezione ed un 5G sempre affidabile.
LO SPEAKER STEREO
Nothing Phone (2a) fa fede per l’ascolto multimediale sia allo speaker inferiore principale che alla capsula auricolare utilizzata come secondo speaker. L’audio è chiaramente sbilanciato però la qualità è ottima con un suono corposo. Se ovviamente viene tappato l’altoparlante principale l’audio risulta molto ovattato ma su questa fascia di prezzo è impossibile trovare un vero ed effettivo audio stereo bilanciato e simmetrico.
LE TRE FOTOCAMERE
Nothing Phone (1) non verrà ricordato come il cameraphone che ha rivoluzionato la fascia media e vi annuncio subito che le due fotocamere montate su questo Phone(2a) ricordano molto da vicino l’IMX766 per la principale e JN1 di Samsung sulla ultrawide. Non abbiamo ancora informazioni ufficiali sui sensori ma il principale dovrebbe essere un nuovo sensore che si posiziona a metà tra ciò che abbiamo visto su Phone(1) e Phone(2). Bene invece che la selfie camera sia la stessa di Phone (2) poiché la reputo ancora una delle migliori selfie cam in commercio per la qualità fotografica.
Affiancando Phone 2 e 2a possiamo notare come il secondo sia decisamente più deficitario nelle situazioni critiche e nei piccoli dettagli. L’IMX890 di Phone 2 in alcuni casi può tranquillamente tener testa ai top di gamma, aiutato anche da un ISP migliore, dove invece Phone 2a si ferma ad essere un buon medio gamma. I RAW possono essere ottenuti soltanto dal sensore principale ma sono di buon livello. Non ho avuto modo di testare la fotocamera in scenari particolari, avendo avuto soltanto due settimane di test con il MWC in mezzo, ma da quello che ho potuto osservare siamo decisamente sopra un Poco X6 Pro e poco sopra Moto Edge 40.
Rimane la stabilizzazione ottica sulla fotocamera principale che non si comporta male sia in foto sia in video, dove arriviamo ad un massimo di registrazione in 4K/30fps. Registrando in questa risoluzione non ci è possibile fare uno switch tra le due lunghezze focali che abbiamo a disposizione. La buona selfie camera è accompagnata da una solida modalità ritratto ma purtroppo su questo (2a) i video si fermano al 1080p/30fps, troppo poco.
CONCLUSIONI
Nothing ha sistemato le critiche maggiori che avevamo mosso a Phone (2): il software acerbo, la modalità ritratto e la NothingOS che ora è una ottima UI. Poche chiacchiere e soprattutto poca AI ma molti fatti, quello che ci si auspicava. Non vi ho menzionato ad esempio l’AOD che permette di mantenere alcuni widget in primo piano, funzione che fa piacere in un contesto di tante piccole aggiunte che creano una cura certosina nel proporre una propria idea estetica.
Il succo del discorso credo sia proprio qui: Nothing, che piaccia o meno, è forse l’unica a proporre qualcosa di realmente differente ma che non sia solo marketing. Pian piano che i rimandi ad iPhone stanno svanendo ci rimane tra le mani un prodotto che viene curato mese dopo mese, con un hardware affidabile e tra i migliori nelle varie categorie di prezzo e mostra all’utente un dialogo azienda-consumatore che troppo spesso viene dimenticato.
Utilizzo X (ex Twitter) da mero osservatore ma è piacevole osservare come nel mondo tech ci siano aziende che ascoltino i messaggi, soprattutto se sono critiche costruttive, e provino poi ad elaborare un risultato partendo anche da esse. Chiaro, non si compra un Nothing Phone per questo, ma sono quelle virgolette che impreziosiscono un già ottimo prodotto e che ad oggi sarebbe la mia prima scelta avessi meno di 400€ e dovessi comprare un telefono per il mio quotidiano.
Tra le due versioni quella che vi consiglio, per la poca differenza di prezzo, è certamente la 12/256GB di storage. Tra le critiche che posso muovere a questo smartphone troviamo sicuramente un trattamento oleofobico migliorabile, la mancanza di un teleobiettivo che trovo decisamente più utile di una ultrawide, la eSIM che ormai dovrebbe essere obbligatoria e la mancanza di una certificazione IP68. Ok, parliamo di smartphone di fascia media, ma alternative come Moto Edge 40 o Redmi Note 13 Pro+ sono in possesso di questa certificazione, a dimostrazione che è possibile andare oltre l’IP54.
VOTO:8.5
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