La intimacy coordinator, nuovo mestiere a Hollywood, svela come ha dettato movimenti e posture agli attori perché fossero a loro agio
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Avevamo scritto qui della polemica sulle tante scene di sesso e su come vengano ritenute troppo esplicite nel film del momento, Povere Creature!. E mentre la pellicola prodotta dalla Disney (sic!) sbanca al botteghino e lancia Emma Stone verso un quasi certo Oscar come migliore attrice, non si spegne il dibattito sulla sessualità mostrata in modo così insistito nel corso della trama. Tanto da far già abbattere la scure della censura su Povere Creature! e non in un Paese integralista musulmano, ma in Gran Bretagna, dove produzione e regista sono stati costretti a rimontarlo. Ma ora a rispondere è la persona che ha dettato agli attori cosa fare e cosa evitare, scena dopo scena. Si chiama Elle McAlpine e di mestiere fa la intimacy coordinator. Cioè la persona che coreografa ogni movimento nelle scene calde per evitare imbarazzi, proteste e quelle denuncie piovute una appresso all’altra col MeToo.
“All’inizio mi odiavano, poi hanno seguito le indicazioni
Già attrice, Elle McAlpine si è specializzata in questo che è sicuramente uno dei nuovi mestieri ad Hollywood, uno dei più necessari e controversi. Intervistata da Vanity Fair ha spiegato come ha lavorato con gli attori sul set, a cominciare da Emma Stone e Mark Ruffalo. “Lanthimos non mi voleva – ha detto la McAlpine – pensava che avrei intralciato la lavorazione del film, i registi all’inizio si sentono quasi tutti minacciati da questa nuova figura, ma poi si son resi conto che se lavori con una persona abile tutto diventa fantastico”.
Emma Stone: All’inizio ero scettica in modo stupido
E’ stata Elle a dettare ogni movimento e postura del corpo nelle scene di sesso, in modo che siano vissute da attori e soprattutto attrici con pieno trasporto e senza sentirsi violate. “Se puoi muovere il coccige, basta inarcare la schiena e la scena di accoppiamento funziona già benissimo così” ha detto ancora la McAlpine, che ha poi svelato di aver dovuto dirigere tutti i movimenti di una scena di orgia con 120 attori da “far spogliare e cominciare all’improvviso a fare sesso”. E tutto ha funzionato alla perfezione, tanto che la stessa Emma Stone ha dovuto ammettere: “Sono stata stupidamente scettica ma questo lavoro si è poi rivelato necessario e appropriato”.
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