Oltre l’80% degli italiani desidera un sistema di deposito cauzionale che copra tutti i contenitori monouso per bevande, ovvero una piccola cauzione, rimborsabile al momento della restituzione dell’imballaggio. Obiettivo: incentivare i cittadini alla raccolta ed al riciclo dei pack delle bevande monouso.
E’ quanto emerge dalla nuova ricerca ‘Gli italiani e l’ipotesi di un sistema di deposito degli imballaggi per bevande’ realizzata a metà novembre 2023 dalla Campagna ‘A Buon Rendere – per un Deposito Cauzionale in Italia’, in collaborazione con AstraRicerche, su un campione di riferimento di 1.005 residenti in Italia, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, e che va ad aggiornare, confermandole ed integrandole, le risposte raccolte nel corso di una prima rilevazione effettuata nel febbraio 2022.
I dati
Ma quanti conoscono questo sistema? Il 53,3% ne ha sentito parlare, ma solo l’8,1% è ben informato mentre oltre il 38% afferma di non averne mai sentito parlare. La maggioranza (83,1%), soprattutto le donne, considera il deposito cauzionale un sistema utile all’Italia per ottemperare agli impegni richiesti dall’Unione Europea in materia di rifiuti da imballaggio. Rispetto alla direttiva Europea sulla plastica monouso, che impone agli Stati membri di arrivare entro il 2029 al 90% di raccolta di bottiglie per bevande in plastica, l’85,9% degli italiani ritiene sia giusto che l’Italia rispetti obiettivi tanto ambiziosi (e per il 73,2% è ancora molto lontana rispetto ai target europei).
I rifiuti dispersi nell’ambiente
I rifiuti dispersi nell’ambiente naturale preoccupano gli italiani. In particolare, per il 91,6% del campione l’abbandono delle bottiglie di plastica in strada, parchi e spiaggia rappresenta un problema molto grave o grave. Il littering causato dalla dispersione della plastica viene percepito più pericoloso rispetto a quello causato da altri materiali, come nel caso delle lattine, che è comunque considerato molto grave o grave dal 90,4%, o del vetro delle bottiglie (comunque percepito come grave/molto grave dall’87,5%). Interessante notare come la preoccupazione per l’abbandono delle confezioni di bevande accomuni i cittadini di qualunque area politica: l’abbandono delle bottiglie di plastica è considerato grave o molto grave dal 91,2% degli elettori di sinistra e dall’89,7% dagli elettori di destra, quello delle lattine rispettivamente dall’87,6% e dall’87,1% e quello delle bottiglie di vetro dall’84,2% e dall’87,1%.
Il riciclo
Gli italiani non sono fiduciosi sul reale riciclo delle bottiglie in plastica: stando alla ricerca, il 34,4% pensa ne vengano raccolte in modo differenziato meno di 40 su 100; nel caso delle lattine la situazione di sfiducia aumenta, in particolare tre le donne più giovani, il 36,6% pensa che non si arrivi nemmeno a 40 su 100 mentre per il vetro il 44% ritiene invece che si riciclino più di 60 bottiglie su 100.
“I risultati emersi suggeriscono che la narrazione nazionale sull”Italia campione del riciclo’ adottata, anche in reazione ad alcune misure del Regolamento Europeo Imballaggi e Rifiuti da imballaggio, non risulti convincente – osserva Silvia Ricci Coordinatrice Campagna ‘A Buon Rendere’ – La dispersione degli imballaggi che gli italiani hanno quotidianamente sotto gli occhi li induce probabilmente a dubitare di tale narrazione. Ogni anno oltre 7 miliardi di contenitori per bevande sfuggono al riciclo, uno spreco che potrebbe essere ridotto del 75-80% attraverso l’introduzione di un Sistema di Deposito efficiente con vantaggi ambientali, economici ed occupazionali”.
Per Enzo Favoino Coordinatore Scientifico ‘A Buon Rendere’, “il fatto che si siano ottenute risposte sostanzialmente omogenee dagli elettori di qualunque area culturale e politica ci conferma che il problema e la potenziale soluzione che la nostra campagna promuove non sono temi divisivi, ma generano invece lo stesso tipo di richieste nei cittadini. Abbiamo presentato lo scorso giugno uno studio che quantifica i costi relativi all’introduzione di un sistema cauzionale nel nostro Paese, limitati a fronte degli innumerevoli benefici, e attendiamo che si apra un dibattito non più rimandabile anche in Italia. In Europa saranno 16 i Sistemi di Deposito Cauzionale attivi con il primo febbraio 2024: l’Italia non può permettersi di rimanere fuori dal corso della storia, e chi sostiene che non ne avremmo bisogno va contro le evidenze”.
Deposit Return System (Drs) – cos’è e a cosa serve
I Sistemi di Deposito Cauzionale (Deposit Return System – Drs) – spiega la campagna – sono utilizzati per incentivare i cittadini alla raccolta ed al riciclo degli imballaggi per bevande monouso. Nei sistemi di deposito, il consumatore è incentivato a partecipare al processo di raccolta selettiva dei contenitori per bevande attraverso il pagamento di una cauzione che viene aggiunta al prezzo di vendita della bevanda. La cauzione, che in Europa si aggira solitamente tra i 0,10-0,25 euro, viene restituita nella sua totalità al consumatore nel momento in cui riporta l’imballaggio in un punto di raccolta, in genere presso un rivenditore come un supermercato od un negozio di vicinato. In sostanza, il consumatore compra il contenuto e prende in prestito l’imballaggio. Attualmente, con l’avvio del Drs in Irlanda il 1 febbraio 2024, diventano 16 i Drs attivi in Europa.
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