Tramite un’intervista concessa dal producer Jun Furutani a ING India apprendiamo che Dragon Ball Sparking! Zero, il nome ufficiale del nuovo Budokai Tenkaichi, è in sviluppo da almeno 5 anni presso gli studi di Bandai Namco, segno che forse i lavori sono alle fasi conclusive e che il lancio potrebbe avvenire nel corso del 2024.
Nell’intervista Futanari ha dichiarato che il progetto è stato avviato dopo così tanti anni dal Budokai Tenkaichi del 2007 in quanto la compagnia ha realizzato che i tempi erano maturi per una nuova iterazione della serie su piattaforme di attuale generazione, che è stata realizzato con l’ausilio del potente Unreal Engine 5 in modo da realizzare un gioco dal comparto grafico quanto più possibile reale e immersivo. Un dettaglio di cui vi abbiamo già parlato anche nel nostro speciale dedicato a Dragon Ball Sparking! Zero.
“Quello che è interessante vedere con Sparking! Zero è l’effetto sullo scenario. Quando Goku carica il suo ki, c’è un po’ di vento che si alza”, ha detto Furutani. “Quando qualcuno si schianta contro un masso o un edificio dopo un attacco, ciò avviene in tempo reale. Utilizzeremo l’Unreal Engine 5, quindi la grafica sarà ancora più reale e coinvolgente”.
Dragon Ball Sparking! Zero si distinguerà da FighterZ e Kakarot
Nella stessa intervista, Furutani ha spiegato ai giocatori, principalmente quelli che non conoscono la serie Budokai Tenkaichi, che Dragon Ball Sparking! Zero proporrà combattimenti 3D in tempo reale in grado di regalare le stesse emozioni degli scontri dell’anime, proponendo dunque un’esperienza a modo suo molto differente da Dragon Ball FighterZ, Xenoverse e Kakarot.
“Sparking! Zero è diverso da Dragon Ball FighterZ, Dragon Ball Xenoverse e Dragon Ball Z: Kakarot. FighterZ è stato creato con in mente gli eSport e combattimenti in 2D. Kakarot era incentrato sull’esperienza della storia. Xenoverse fa entrare i giocatori in questo mondo come avatar”, ha detto Furutani. “L’obiettivo qui è quello di spingere i limiti di quanto un giocatore possa immergersi completamente nel mondo e quanto intensamente possiamo farlo”.
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