Sledgehammer Games ha deciso di affrontare la questione del matchmaking di Call of Duty: Modern Warfare 3 e della serie Activision in generale, pubblicando un comunicato in cui parla di ciò che si sta facendo per migliorare questo aspetto dell’esperienza.
Le parole del team di sviluppo arrivano peraltro a poche ore dal trailer della Stagione 1 di Call of Duty: Modern Warfare 3 e Warzone, dopo una sessione di domande e risposte in cui l’argomento era stato fondamentalmente ignorato.
“Sappiamo che c’è molto interesse per il sistema di matchmaking, in particolare per il modo in cui l’abilità contribuisce alla creazione di lobby e partite“, si legge nel comunicato. “Per noi non c’è niente di più importante dell’esperienza dei giocatori, e il matchmaking ne rappresenta una parte fondamentale.”
“Lavoriamo al nostro sistema di matchmaking da oltre dieci anni e continuiamo a dedicare molto tempo ed energia al miglioramento di questo processo. Ciò coinvolge le persone che lavorano nei nostri studi di Call of Duty, i nostri team di servizi backend presso Demonware e altri gruppi come il nostro team Player Insights.”
Come funziona?
“Si tratta di un grande impegno, che portiamo avanti da molti anni, e il nostro approccio combina latenza, tempo di ricerca e abilità, insieme a molti altri fattori, per cercare di trovare la migliore esperienza di match per voi.”
“Parlare di questo argomento in dettaglio può essere difficile e non abbiamo ancora dedicato il tempo necessario a sintetizzare tutto il nostro lavoro per condividere con voi le nostre intuizioni e i miglioramenti apportati nel corso degli anni.”
“Non vediamo però l’ora di farlo nelle prossime settimane, dopo il lancio della Stagione 1, e lo renderemo parte integrante delle nostre discussioni continue con la community.”
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