Sincero fino in fondo, Tiziano Ferro. Sia quando parla delle difficoltà che affronta con l’esplosione del suo matrimonio “arcobaleno” con il manager discografico Victor Allen (vedi qui) che gli impedisce di uscire dagli Usa portando appresso i loro figli, sia quando parla dei patimenti personali vissuti e superati. Tempo fa aveva svelato il suo passato di talentuoso corista lanciato dai Sottotono, ragazzo con qualità ma con traumi personali, inclusa l’obesità poi sconfitta. E’ da lì che nasce Centoundici, uno dei primi successi di Ferro, cifra che ricorda i chili che era arrivato a pesare. Poi c’è la battaglia con l’alcolismo.
Sette anni senza
Sul suo profilo Instagram, Tiziano Ferro svela la sua battaglia contro il vizio che gli ha segnato la vita e la salute per diverso tempo, ma che ora appartiene al passato. Scrive: “7 anni dall’ultimo bicchiere e dal primo giorno con la serenità di accettare le cose che non posso cambiare. Semplicemente e onestamente, solo grato”.
La sconfitta del demone
Non è una novità assoluta che Tiziano Ferro lottasse contro l’alcolismo da tempo. In occasione dell’uscita del documentario Ferro sulla sua vita, aveva parlato dei suoi anni tribolati segnati da depressione, bulimia, tristezza interiore, fama vissuta a fatica, omosessualità che gli causava contrasti interiori devastanti e il desiderio “di morire più spesso”. L’alcol era il demone finto alleato che gli permetteva di stordirsi e dimenticare per un po’ tutto questo. Non una soluzione. Poi la battaglia per ripulirsi da questa intossicazione, oggi la conferma che sono sette anni sobrietà compiuti.
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