La regista Sofia Coppola ha rilasciato un’intervista a Kyle Buchanan del New York Times e ha ripercorso la propria carriera, svelando tuttavia di non conoscere un servizio molto utilizzato dai cinefili di tutto il mondo, Letterboxd. Il suo film Maria Antonietta è stato riscoperto nel corso degli anni anche grazie a Letterboxd.
La risposta di Sofia Coppola – che ha dovuto saltare la presentazione di Priscilla a New York per problemi personali – spiazza l’intervistatore:“Adoro che Maria Antonietta sia circondata da così tanto affetto, perché è dolce” ha esordito.
“Nell’epoca di Letterboxd le persone adorano fare la loro classifica” ha ribattuto Buchanan, subito interrotto dalla regista, che afferma di non conoscere affatto la piattaforma. A quel punto arriva la spiegazione del giornalista che spiega come se ne faccia un utilizzo molto diffuso e spesso persone si conoscono proprio grazie alla reciproca passione per il cinema e per i gusti simili legati ai film.
“Oh, non avevo mai sentito di Letterboxd” ha concluso stupita Coppola. A questo punto probabilmente la regista di Lost in Translation avrà scaricato subito l’applicazione sul proprio smartphone.
Letterboxd negli ultimi anni si è diffusa in tutto il mondo come un’applicazione perfetta per catalogare i propri film già visti o quelli che si vorrebbero vedere e per condividere con altre persone la propria passione per il mondo del cinema. Sofia Coppola è figlia d’arte del regista de Il padrino Francis Ford Coppola e ha raccontato qualche mese fa così significhi crescere in una famiglia hollywoodiana.
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