Stavolta il nostro Robert si muove proprio in Italia: di stanza ad Altamonte (un immaginario paesino della costiera amalfitana), l’ormai ex-marine si trova ad avere a che fare con vari esponenti della camorra, che nel corso del film scopriamo essere invischiati in un giro di affari con dei terroristi siriani.
McCall, come al solito, non fa prigionieri: dopo aver fatto fuori un po’ di milizie della criminalità organizzata ed essersi inimicato un potente boss locale, il nostro (anti)eroe riesce a indurre i cittadini locali a ribellarsi alla camorra per difenderlo, ma poi si reca comunque a casa del suddetto signorotto per assestargli una buona dose di sberle e finirlo costringendolo all’overdose con la droga il cui spaccio era gestito proprio dalla camorra.
A questo punto resta solo una cosa da fare: rispedire a casa Emma Collins (precedentemente convocata dallo stesso McCall) con una valigetta di soldi da consegnare a un tipo a Boston; una volta tornata a casa, la nostra Emma riceverà anche un quaderno nero con tutti i contatti governativi di McCall e la scritta “tua madre sarebbe fiera di te“, a conferma del fatto che il personaggio di Dakota Fanning altri non è che la figlia di Susan e Brian Plummer. Per il nostro Robert è finalmente il momento di godersi la pensione comodamente seduto in piazza nella paradisiaca Altamonte. Il finale vi ha soddisfatti? Fatecelo sapere nei commenti! Vediamo, intanto, com’è andato The Equalizer 3 su Rotten Tomatoes.
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