Il granchio blu da flagello a risorsa: non solo nuovo ingrediente a tavola, ma ora anche nuova voce dell’export agroalimentare made in Italy.
Con il primo container di 15 tonnellate di crostacei semilavorati appena partito per la Florida, è iniziata la commercializzazione negli Stati Uniti dei granchi alieni pescati in Emilia-Romagna.
Gli esemplari sono stati pescati dalle imprese ittiche della Sacca di Goro, del territorio di Comacchio e nel Delta del Po, e saranno destinati alle tavole dei consumatori americani, tradizionalmente grandi estimatori dei granchi blu.
L’idea è venuta alla società riminese Mariscadoras, una start up tutta al femminile, nata nel 2021: l’obiettivo è quello di promuovere l’utilizzo alimentare e gastronomico delle specie aliene marine invasive, a partire appunto dal granchio blu, tra le più dannose attualmente presenti nel Mediterraneo, a causa della sua voracità e assenza di predatori naturali.
Da qui l’accordo di collaborazione dell’azienda riminese con un’impresa di trasformazione di Mestre per la lavorazione e la trasformazione dei granchi in polpa e sughi.