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Ieri è scattato l’obbligo, per i gestori delle stazioni di servizio, di esporre il cartello con i prezzi medi dei carburanti. Si tratta di una misura voluta dal Governo per migliorare la trasparenza e fermare le speculazioni sui costi di benzina e diesel. Misura, che, però, ha sollevato molte perplessità sulla sua reale efficacia.
Il primo giorno sembra essere stato piuttosto “difficile” stando a quanto raccontato da Faib, Federazione gestori carburanti Confesercenti. Il presidente Giuseppe Sperduto racconta:
Colleghi che ci chiamano perché non hanno ricevuto i cartelli, nonostante la nostra Federazione abbia più volte sollecitato l’invio a compagnie petrolifere e titolari degli impianti. Altri che ci domandano se possono realizzarli “fai da te”. Alcuni che si accertano, perché prossimi alle ferie, quale sia il comportamento da tenere durante la chiusura. In questa situazione di incertezza chiediamo a gran voce, come Faib, di sospendere accertamenti e sanzioni e che venga garantito un margine di tolleranza in questa prima fase di applicazione dell’adempimento.
Dunque, l’associazione chiede la sospensione delle sanzioni per questa prima fase in cui non tutte le stazioni di servizio sono riuscite ad organizzarsi. Inoltre, Giuseppe Sperduto ribadisce ancora una volta che il cartello non è la soluzione per calmierare i prezzi.
Al tavolo sul riordino del settore carburanti, con i Ministri Urso e Pichetto Fratin, torneremo a ribadire che il cartello non è la soluzione per calmierare i prezzi, decisi e raccomandati dai fornitori. Prezzi che stanno aumentando per effetto delle quotazioni internazionali e che non dipendono minimamente dalle determinazioni dei gestori che, anzi, continuano a combattere con margini sempre più risicati.
Polemiche sull’introduzione del cartello a parte, quali sono i prezzi medi dei carburanti in Italia? Come sappiamo, il ministero ricevute le comunicazioni dei prezzi, elabora i dati e calcola la media aritmetica, su base regionale e delle province autonome, dei prezzi comunicati dagli esercenti con attività di vendita al pubblico di carburante in impianti situati fuori della rete autostradale, nonché la media aritmetica, su base nazionale, di quelli comunicati dagli esercenti operanti lungo la rete autostradale. I dati saranno pubblicati entro le ore 8.30 all’interno del sito internet del ministero. I prezzi medi aggiornati ad oggi 2 agosto, sono i seguenti.
La media nazionale dei prezzi dei carburanti praticati presso gli impianti di distribuzione operanti lungo la rete autostradale è di 1.864 euro per il diesel in modalità self service e 1,990 euro per la benzina sempre in modalità self service. Il GPL (servito) è a 0,836 euro, mentre il metano (servito) è a 1,539 euro.
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