Un giocatore di Destiny 2 è stato condannato a pagare 490.000 dollari di danni a Bungie per molestie razziali contro un community manager. I fatti risalgono allo scorso anno. Stando a quanto riportato da Game Developer, l’impiegato, rimasto anonimo, aveva mostrato delle opere di, Detrick ‘Uhmaayyze’ Houchens, un creatore nero, come parte di una serie di contenuti dedicati alla comunità.
La condanna
Il giocatore in questione non deve aver gradito e, dopo aver ottenuto in qualche modo le informazioni personali del community manager, ha avviato una vera e propria campagna di “terrorismo razzista e stocastico” nei confronti suoi e della sua famiglia.
A raccontare il tutto è la sentenza di tribunale, i cui documenti allegati scendono nei dettagli di quanto avvenuto, parlando di messaggi vocali orrendi e bigotti spediti ai telefoni delle vittime, con incluse richieste folli per Bungie come quella di includere la possibilità di uccidere solo le persone nere.
L’imputato ha anche ordinato della pizza da far recapitare all’indirizzo della vittima, creando un potenziale conflitto per il pagamento della stessa.
Bungie ha da anni attuato una serie di pratiche per difendere i suoi dipendenti dalle molestie online, inclusa una forte tutela legale.
Il giocatore è stato quindi condannato a pagare 380.000 di danni, più 25.000 dollari di danni statutari, più 84.000 dollari di spese legali, più 200 dollari di spese legali statutarie, per un totale di 489.200 dollari.
A luglio 2022 Bungie ha avviato un’alta causa, sempre contro un giocatore, per cheating e minacce agli impiegati sui social media.
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