Christopher Nolan ha annunciato che non inizierà a lavorare ad un nuovo film prima della fine degli scioperi degli sceneggiatori WGA e degli attori SAG che in questi giorni stanno letteralmente paralizzando Hollywood, ma ha anche avuto modo di discutere il futuro della sua carriera.
In particolare, nel corso di una recente intervista con ReelBlend, l’autore di Oppenheimer ha parlato della possibilità di ritirarsi come Quentin Tarantino, ovvero dopo un numero prestabilito di film realizzati, oppure seguire il modello di autori come Martin Scorsese e Clint Eastwood, ovvero continuare a lavorare nel mondo del cinema fino a che il fisico (e l’ispirazione) glielo permetterà.
“Penso di comprendere entrambe le ‘vie’, per così dire. Capisco entrambi i punti di vista. Il fatto è che è troppo avvincente raccontare storie al cinema. È un lavoro duro, ma sempre divertente. Personalmente sento che è qualcosa che sei spinto a fare all’infinito e trovo davvero difficile immaginare di decidere volontariamente di fermarti arrivato ad un certo punto. Ovviamente capisco il desiderio di mantenere alto il livello del proprio cinema e terminare la carriera con una reputazione perfetta…Ma, in un certo senso, il mio desiderio è quello di andare avanti finché è possibile perché non voglio precludermi nulla“.
Oppenheimer arriverà in Italia dal 23 agosto: per altre letture, scoprite a cosa faceva riferimento il countdown del primo trailer di Oppenheimer e perché in realtà non indicava la data d’uscita americana.
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