Liverpool è in fibrillazione: grande attesa per la serata finale dell’Eurovision Song Contest, la competizione annuale che l’Inghilterra ospita per la prima volta da un quarto di secolo. Cantanti e gruppi che rappresentano 26 Paesi saliranno sul palcoscenico nella speranza di vincere, conquistando il voto dei giudici e quello del pubblico che può votare da casa. Si prevede che l’evento avrà un’audience globale di 160 milioni di persone.
Paul McCartney e Ringo Starr
Aprirà la serata la Kalush Orchestra, che aveva trionfato all’edizione dello scorso anno a Torino con la canzone “Stefania”. Secondo le regole, sarebbe toccato all’Ucraina ospitare la kermesse canora, ma a causa della guerra l’onore e onere è passato alla Gran Bretagna, che si era classificata seconda.Liverpool è stata scelta come sede per la sua ricca tradizione musicale e gira voce che Paul McCartney e Ringo Starr, i due membri dei leggendari Beatles ancora in vita, che sono rimasti legati alla loro città, saranno ospiti d’onore a sorpresa sul palco stasera.
Gli organizzatori hanno sottolineato che la sede è l’Inghilterra, ma il cuore e l’anima dell’evento sono in Ucraina. La bandiera gialla e azzurra è presente ovunque a Liverpool, undici diversi artisti ucraini parteciperanno alla serata e tremila dei ricercatissimi biglietti sono stati donati a rifugiati ucraini che sono emigrati in Gran Bretagna a causa della guerra. L’Ucraina quest’anno è rappresentata dal duetto di musica elettronica Tvorchi, mentre Mae Muller spera di conquistare il trofeo per la Gran Bretagna, che non vince dal 1997. Marco Mengoni rappresenta l’Italia con la canzone “Due vite”, ma secondo i bookmaker britannici la favorita è la Svezia, rappresentata dalla cantante Loreen che aveva già vinto Eurovision nel 2012. Seconda in classifica secondo le previsioni la Finlandia, ma anche Israele e Spagna sono ben piazzate. Il bello della competizione però è che riserva sempre delle sorprese, dato il peso del voto degli spettatori nei Paesi che partecipano e quest’anno, per la prima volta, anche di Paesi extra europei.
Il giorno di festa di Liverpool è stato in parte rovinato per due ragioni. La prima è l’ennesimo sciopero dei treni che oggi ha paralizzato i trasporti ferroviari in Inghilterra, rendendo molto difficile il viaggio verso la sede dell’Eurovision per migliaia di spettatori.La seconda è l’affermazione del presidente ucraino che avrebbe preferito che l’Eurovision, non potendo avere luogo in Ucraina, fosse stata ospitata da un Paese confinante, “come la Polonia o la Slovacchia, facile da raggiungere per i nostri cittadini”, invece che dal Regno Unito. Non è stata l’unica controversia legata a Zelensky: il presidente ucraino, tramite l’ambasciatore ucraino a Londra, aveva espresso il desiderio di intervenire via video per tenere un discorso alla serata finale dell’Eurovision stasera, ma gli organizzatori non lo hanno permesso per non “violare l’imparzialità politica” della competizione canora.
La decisione non è stata apprezzata dal Governo britannico. Il premier Rishi Sunak ha espresso la sua “profonda delusione” e ha detto che sarebbe stato giusto e appropriato lasciar parlare Zelensky, dato “che i valori che rappresenta non sono politici ma sono fondamentali”. Londra ha anche fatto notare che lo scorso anno gli organizzatori avevano deciso di bandire la Russia dall’Eurovision a causa dell’invasione dell’Ucraina.
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