“Songs of Surrender”, il nuovo album degli U2 uscito nel giorno di San Patrizio, sta spopolando nelle radio di tutto il mondo, configurandosi come uno degli eventi musicali più attesi dell’anno. La compilation contiene 40 canzoni che, come ha annunciato la band sui social a gennaio scorso, sono state “reimmaginate e ri-registrate”. Il post che anticipava l’ultimo lavoro della band sulle note di “Beautiful Day”, mixando immagini storiche e animazione, raccontava l’intero percorso del gruppo.
Non è casuale neanche il titolo dell’album che richiama quello dell’autobiografia di Bono Vox, “Surrender: 40 Songs, One Story” (in Italia “Surrender”, edito da Mondadori), uscito all’inizio di novembre, in cui il frontman e voce solista degli U2 si è messo a nudo, senza sconti, raccontando tutto di sé, dall’infanzia e adolescenza trascorse a Dublino fino all’ascesa e al successo mondiale della band; ma senza dimenticare l’attività filantropica e l’attivismo a livello mondiale, sempre dalla parte di chi ha bisogno e sempre contro piaghe come l’Aids e la povertà estrema.
”Surrender”
”Surrender” (resa, ndr.) è una parola carica di significato – ha spiegato Bono -. Sono cresciuto in Irlanda negli anni Settanta con i pugni alzati (musicalmente parlando), questo non era un concetto per me naturale. Sono ancora alle prese con questo “comando” umiliante. Nella band, nel mio matrimonio, nella mia fede, nella mia vita da attivista, sono ancora alle prese con questo atto di umiltà. “Surrender” è la storia della mancanza di progresso di un pellegrino… Con una buona dose di divertimento lungo il percorso”.Un ritorno forte, dopo una pausa che, a parte qualche sprazzo, dura dal 2019. Sentendo i brani si sente tutta la voglia di tornare con un album nuovo, con canzoni cariche, da suonare e ascoltare dal vivo, sui palchi di tutto il mondo. È non è un’operazione priva di rischi, perché per u gruppo come gli U2 suonare in acustico è come togliere cavalli ad un motore da corsa.
I classici
Eppure, non mancano i classici come “Sunday Bloody Sunday”, “With or Without You” e “One”, senza le atmosfere da concerto, ma anche le chicche della prima fase del gruppo di Dublino come “Stories for Boys” e “If God Will Send His Angels”.L’elemento che colpisce di più è la voce di Bono che canta in modo più intimo, così come cambiano anche alcuni testi, come quello di “Walk On”, dedicata al presidente ucraino Zelensky, e che in coppia con The Edge aveva suonato nella metropolitana di Kiev lo scorso maggio.E non solo, bella la nuova versione di canzoni come “Where The Streets Have No Name”, “I Still Haven’t Found What I’m Looking For”, “Pride (In The Name Of Love)”, oltre alla già citata “Stories For Boys” e a “Bad” e “Desire”.E alla fine, emerge come gli U2 si configurino come un gruppo senza tempo, con gli oltre 175 milioni di album venduti, i 22 Grammy Award vinti e i 14 album pubblicati in studio.
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