Coripet, consorzio volontario senza scopo di lucro, che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in Pet, “ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica l’autorizzazione per la gestione del Pet non food”. “Accolta dunque dal ministero l’istanza avanzata dal consorzio per allargare la gestione del fine vita anche ai contenitori in pet utilizzati nel non food, ad esempio per la detergenza personale (shampooing, bagni schiuma)”, spiega il Consorzio. Nella compagine consortile possono ora entrare, nella categoria produttori, le aziende che utilizzano bottiglie in Pet anche per la detergenza, con un aumento della rappresentatività di Coripet rispetto all’immesso a consumo, già oggi oltre il 50% del mercato. “E’ un ulteriore punto di svolta per Coripet – commenta Corrado Dentis presidente Coripet – il provvedimento del ministero si inserisce nel solco dell’apertura del mercato. In tal senso siamo lieti di questa decisione che accoglie con favore l’istanza del consorzio di occuparsi anche dei contenitori in liquidi in pet per il non food. Ci sentiamo pronti a operare a 360 gradi nelle bottiglie in pet anche se, è utile ribadirlo, l’obiettivo indicato nella Direttiva Europea Sup della quota del 77% di raccolta per il riciclaggio entro il 2025 e 90% entro il 2029 è solo per il Pet contenente liquidi alimentari”.
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